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Arcivescovo Machado: “Con Ratzinger in treno verso Assisi per l’evento con rabbini, mufti, sciamani e saggi”

di Redazione RadioSpada.org

Cogliendo l’occasione per ribadire che l’ecumenismo interreligioso è stato ripetutamente e infallibilemente condannato dalla Chiesa e che lo scandaloso evento di digiuno e “preghiera” indetto dalle autorità moderniste per domani è un atto che esige pubblica dissocizione e riparazione, ci pare utile offrire ai lettori un promemoria che viene involontariamente presentato dall’insospettabile Asianews.

Per lanciare al meglio l’iniziativa (leggasi: l’abominio) di domani AsiaNews riporta alcune utili dichiarazioni (nostro italico).

Si parte con il card. Gracias di Bombay:

Ho scritto anche a mio fratello Maulana Mamood Madani, segretario generale di Jamiat-Ulama-i-Hind”. “Il digiuno del Ramadan di questo mese – ha aggiunto – aiuta a passare il tempo a riavvicinarsi a Dio nella preghiera, rafforzando i sentimenti di amore per i bisognosi attraverso la pratica dello Zakat, e ha aumentato la solidarietà con i sofferenti e gli emarginati”.

Tutto in famiglia, insomma. Ma poi ci si allarga:

Nella sua lettera, il card. Gracias ha ricordato la visita di papa Francesco ad Abu Dhabi, “quando il Papa ha firmato lo storico documento sulla Fraternità umana insieme al Grande Imam di Al Azhar. Quel documento congiunto ci ha dato molto su cui riflettere e ha impegnato pubblicamente tutti i musulmani e i cristiani ad adottare una cultura del dialogo come percorso, la mutua cooperazione come codice di condotta e la comprensione reciproca come metodo”.

Poi arriva il promemoria, grassettature nostre:

L’arcivescovo Felix Machado, segretario generale della CBCI, ha ricordato ad AsiaNews che “è tradizione della Chiesa cattolica organizzare una giornata di preghiera e di digiuno in occasioni molto importanti. Così è stato, ad esempio, dopo gli attentati alle Torri gemelle del 2011, quando Giovanni Paolo 11 ha convocato una Giornata di preghiera ad Assisi, che si è svolta nel gennaio 2002.

Ho viaggiato – ha ricordato mons. Machado, che è stato sottosegretario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso dal 1999 al 2008 – con il cardinale Ratzinger in treno per Assisi, per l’evento del 2002, che comprendeva rabbini, muftis, sciamani e saggi”.

“Fu riunirsi e pregare”, non “pregare insieme”. “Anche in questa situazione di pandemia, dobbiamo riunirci … e pregare. Sono quasi certo che se non ci fossero blocchi per la pandemia, papa Francesco avrebbe convocato un incontro ad Assisi. Questo è un momento molto importante e significativo nel mondo”.

“Credo – conclude – nel potere della preghiera. Pregare, pregare, pregare: in questa attuale emergenza ognuno deve pregare. Chiederei persino a un non credente di pregare a modo suo e questa iniziativa del 14 maggio conferma l’impegno irrevocabile della Chiesa nel dialogo interreligioso, nell’armonia, nella solidarietà e nello stabilire la pace nel mondo”.


Che bello! C’era pure Ratzinger. E poi, vuoi mettere? L’armonia, la solidarietà e lo stabilire la pace nel mondo! Manca solo Babbo Natale. Ma non è finita:

Di particolare significato quanto affermato dal dottor Ram Puniyani, noto attivista e presidente del Centre for Study of Society and Secularism, che ha dichiarato ad AsiaNews:

“L’appello per la Giornata mondiale può essere un’occasione in cui ci impegniamo a pensare razionalmente per sradicare la pandemia”.


Il resto ve lo risparmiamo.
N.S.dellaGuardia
No vi prego non fateci ancora male, noi del ratzingerismo siamo di costituzione debole, abbiate pietà risparmiateci!
Grazie.