Waterloo incombe: sicario del Vaticano colpisce ancora… ma stavolta la vittima si difende
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Il pretesto usato è il rischio "troppo alto" che questi ragazzi possano soffrire di abusi e violenze a livello fisico e psicologico. Con questa argomentazione, ogni scuola al mondo dovrebbe chiudere.
Il motivo vero per questo provvedimento è privare gli Araldi di potenziali candidati. La decisione è datata 22 giugno, ma è stata tenuta segreta fino ad ora.
Persino FaroDiRoma.it (13 settembre), che parteggia per Francesco, ha ammesso che si tratta di una misura "severa e senza precedenti", presa "prima che scoppiasse uno scandalo di enormi proporzioni." In altre parole: è una misura che punisce preventivamente.
Gli Araldi sono presenti in 78 paesi e contano circa tremila appartenenti. FaroDiRoma.it è convinto che il prossimo passo possa essere la soppressione.
ElConfidencialDigital.com (14 settembre) scrive che gli Araldi hanno fatto appello contro il decreto, perché non sono mai stati ascoltati ("dialogo") e la legge canonica è stata violata. Secondo fonti interne, "è un altro passo del cardinale Avis per sciogliere gli Araldi, per manifesta animosità personale."
Il presidente dell'associazione genitori ha criticato la decisione di Aviz aspramente, dicendo che persino il commissario inviato da Francesco agli Araldi non è stato consultato e non sapeva ci fossero accuse o prove; ha spiegato che le scuole non possono essere accusate di reati "che possono essere commessi in futuro," e che sono autonome e rispettano il codice civile, quindi "il Vaticano non ha questo potere."
Foto: Benedict XVI receives Heralds of the Gospel (2019), #newsAxjjvfywpz
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