



Il sapere che possiamo essere parte di questo chiostro mistico di anime vittime, dove offrire al Signore le nostre sofferenze in riparazione dei nostri peccati e del mondo, ecco che anche la sofferenza non è più solamente un luogo di dolore da temere, da cui fuggire o da evitare, o magari da addossare al prossimo così da rimanervi immuni o incolumi, ma, alla luce della croce gloriosa di Cristo, per mezzo della quale abbiamo veduto redimere il mondo dal peccato e vincere la morte, ecco che essa viene inspiegabilmente trasformata in gioia, perché donata alla maniera di Lui e di Maria corredentrice con il Figlio del genere umano.
Padre Angelo Polesello diceva essere la croce "via pulchretudinis", via della bellezza, perchè gloria di Dio è il Crocifisso" (p. Fabio Longo).
Il Signore ci aiuti ad amare la croce e a seguirLo.
Un caro saluto e un fraterno abbraccio
Riccardo