Il Cardinale Parolin su Viganò: "L'ho sempre apprezzato come un grande lavoratore".

Il Cardinale Pietro Parolin, che è [teoricamente] il secondo nella gerarchia del potere vaticano, ha detto ai giornalisti il 20 giugno che l'ex nunzio degli Stati Uniti, Monsignor Carlo Maria Viganò, deve rispondere dei suoi atteggiamenti e delle sue azioni pubbliche.

"Sono molto dispiaciuto perché l'ho sempre apprezzato come un grande lavoratore, molto fedele alla Santa Sede, qualcuno che era anche, in un certo senso, un esempio. Quando era nunzio apostolico ha fatto un buon lavoro". Ci si chiede, tuttavia, come un 'grande lavoratore' possa essere finito in Vaticano.

Parolin ha aggiunto che presumibilmente non sapeva cosa fosse successo a Viganò, che il 20 giugno aveva annunciato di essere stato convocato in Vaticano per rispondere alle "accuse di scisma" in una e-mail dell'11 giugno.

Tre settimane fa, Viganò ha accusato Francesco di essere un abusatore di omosessuali.

Finora, il Vaticano e Viganò hanno raggiunto una soluzione amichevole de facto, in quanto entrambi non vogliono alcuna comunione tra loro (scomunica reciproca).

E più Francesco mina l'unità della fede cattolica, più le crepe nella coesione della Chiesa diventeranno la regola, e non solo al margine cattolico.

Traduzione AI
Roberto Bellarmino
È comico vedere uno scismatico ed eretico (e in aggiunta, come afferma un mio amico sacerdote, un depravato) guidare l'ex Sant'Uffizio, e scomunicare mons. Vigano...
lamprotes
Questa possibile scomunica ha una valenza ben diversa rispetto a quella comminata a mons. Lefebvre. Allora il Vaticano aveva ancora un margine di credibilità, nonostante il raduno di Assisi e alcune stranezze praticate dal Papa polacco che, però, tutto sommato pareva governare come meglio poteva. Oggi il Vaticano si presenta totalmente corrotto, Bergoglio si manifesta come colui che incrementa …Altro
Questa possibile scomunica ha una valenza ben diversa rispetto a quella comminata a mons. Lefebvre. Allora il Vaticano aveva ancora un margine di credibilità, nonostante il raduno di Assisi e alcune stranezze praticate dal Papa polacco che, però, tutto sommato pareva governare come meglio poteva. Oggi il Vaticano si presenta totalmente corrotto, Bergoglio si manifesta come colui che incrementa questa corruzione, oltre alla immane confusione dovuta alle sue esternazioni. Il governo di Bergoglio è di fatto anticristico, ossia avverso alla centralità di Cristo nella vita (morale) e nelle azioni pubbliche. Per non parlare, poi, dell'assenza se non dell'avversione di Bergoglio al dogma. Una persona così ampiamente compromessa, che un tempo avrebbero cacciato con ludibrio, che autorevolezza ha per giudicare chi si attiene alle tradizioni?
Mons Lelio Baresi
"Parolin ha aggiunto che presumibilmente non sapeva cosa...." L'unica persona al mondo che sa cosa è successo. Sappiamo che stanno mentendo. Loro sanno che noi sappiamo che stanno mentendo. Sappiamo che loro sanno che noi sappiamo...
lamprotes
L'importante è la "vetrina" la facciata, che sia ben pulita. Peccato che Cristo abbia già parlato contro questo modo di fare (Vedi Mt 23,27-32).
GIANLUCA CROCIATO MARTONE
QUANTA IPOCRISIA. E POI ESSERE APPREZZATO DAL VATICANO, DAL VATICANO CONCILIARE, NON E' COSA BUONA