Ammette in pratica che due persone non credendo in Dio possano unirsi in matrimonio cristiano, perché sono immagine di Dio. Ma cosa significa? Almeno nella partenza cioè nel matrimonio cristiano dovrebbero almeno credere, perché se qualcuno si rivelasse non credente sarebbe questa una delle clausole di separazione di comune accordo, ma non divorzio, perché il matrimonio resta valido. Ammetteva una sola causa di divorzio Gesù, in caso di porneia, in Matteo 19,9 il cui termine vuol dire concubinato, una forma di continuo adulterio forse aggiunto a una sorta di perversione: una vita sessuale ed affettiva sregolata al di fuori della vita matrimoniale. I testi tradotti riferiscono ad unioni illegittime, come se Gesù nel parlare si riferisse a quel periodo storico dove avvenivano unioni tra parenti. Ma qui non siamo nelle lettere di Paolo dove si parla di situazioni concrete e S. PAOLO chiama in causa situazioni specifiche. Ma è chiaro per i vertici nella Chiesa l'argomento è scottante, meglio fare una bella virata di significato. Altrimenti il comando dato da Gesù a Pietro e ai suoi Successori "ciò che sciogliersi sulla terra sarà sciolto anche nei Cieli", diverrebbe un bel grattacapo.