Francesco I
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Il cardinal Caffarra racconta: Suor Lucia mi scrisse

Il cardinal Caffarra racconta: Suor Lucia mi scrisse Prima di chiudere la XX Settimana della Fede nell’arcidiocesi di Lecce, sabato, 16 febbraio 2008, nella cripta del santuario di “Santa Maria delle …Altro
Il cardinal Caffarra racconta: Suor Lucia mi scrisse
Prima di chiudere la XX Settimana della Fede nell’arcidiocesi di Lecce, sabato, 16 febbraio 2008, nella cripta del santuario di “Santa Maria delle Grazie”, accanto alla tomba di San Pio da Pietrelcina, sua eminenza il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, ha celebrato la Santa Messa. Al termine si è fermato in preghiera sulla tomba di Padre Pio, ha visitato i luoghi santificati dal Serafino crocifisso del Gargano ed ha risposto ad alcune domande ai microfoni di Tele Radio Padre Pio. Tutte le sue risposte meritano attenzione e sono più che mai attuali, ma richiamiamo in particolare l'ultima, che dà il titolo all'articolo.
Eminenza, di recente Lei ha dichiarato al Corriere della Sera di aver sempre avuto una grande devozione per Padre Pio. Ci racconti perché.
Gli sono molto devoto fin dagli inizi del mio sacerdozio, perché vissi un’esperienza un po’ singolare. Ero sacerdote da qualche mese, e venne a trovarmi, per essere …Altro
Francesco Federico
Non tutti sanno che oltre alle apparizioni mariane a Fatima apparve anche " l'Angelo dell'Eucaristia":
Avvenne nell'autunno del 1916 al Cabeço. I pastorelli avevano iniziato le preghiere nel luogo nel quale l'Angelo era apparso loro la prima volta. Mentre stavano recitando l'orazione che l'Angelo aveva insegnato (Mio Dio, io credo, adoro, spero e Ti amo; Ti chiedo perdono per quelli che non credono …Altro
Non tutti sanno che oltre alle apparizioni mariane a Fatima apparve anche " l'Angelo dell'Eucaristia":

Avvenne nell'autunno del 1916 al Cabeço. I pastorelli avevano iniziato le preghiere nel luogo nel quale l'Angelo era apparso loro la prima volta. Mentre stavano recitando l'orazione che l'Angelo aveva insegnato (Mio Dio, io credo, adoro, spero e Ti amo; Ti chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano non sperano non Ti amano.") quando apparve la luce e videro l'Angelo con nella mano sinistra un calice sovrastato da un'ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue. Lasciando l'ostia ed il calice sospesi in aria, egli inginocchiatosi fece ripetere tre volte: " Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori".
Dopo, alzatosi, prese il calice e l'ostia rimasta sospesa e la diede a Lucia, mentre il contenuto del calice lo diede a Giacinta e Francesco dicendo: "Prendete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio." Si prostrò una ultima volta con i ragazzi e ripeté ancora tre volte la preghiera della Santa Trinità. I tre piccoli vedenti conservarono il più assoluto silenzio sulle Apparizioni dell'Angelo. Suor Lucia dirà più tardi: «A causa della penosa esperienza dopo l'Apparizione del 1916»; perché avevano visto in modo fugace l'inferno.

Che dire, allora, in questi tristi tempi di fronte a queste incredibili immagini ?

Profanazione dell'Eucaristia
Francesco Federico