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Arcivescovo pensa alla carriera e si "scusa" con gli omosessuali

L'arcivescovo coadiutore di Rijeka (Croazia) Mate Uzinić, 53, si è "scusato" con gli omosessuali che possono ancora "sentirsi" respinti dalla Chiesa.

In modo perfido, Uzinić presenta i Cattolici come persone che vogliono "servire Cristo e la Chiesa discriminando, aggredendo e facendo violenza contro gli omosessuali" (Rte.ie, 17 maggio).

Uzinić cita Francesco e la sua controversa Amoris Laetitia (2016) dicendo che "ogni persona, a prescindere dall'orientamento sessuale, deve essere rispettata" – come se questo fosse il problema. Aggiungendo l'insulto alla perfidia, Uzinić dice: "Mi dispiace che ci siano ancora Cattolici che non concordano su questo."

Wikipedia.com, sito anticattolico, chiama Uzinić "moderato", una descrizione che i nemici della Chiesa usano per i prelati e i teologi che stanno al loro gioco.

Si può facilmente presumere che la dichiarazione di Uzinić sia mirata a fare carriera, nella speranza che il Vaticano filo-omosessuale si ricordi di lui quando il cardinale di Zagabria Josip Bozanić, 72, andrà in pensione, tra circa cinque anni.

In Croazia, dove il 90% dei 4 milioni di abitanti dichiara di essere Cattolico, la Chiesa è considerata molto influente, come in Polonia.

Foto: Mate Uzinić © wikicommons, CC BY-SA, #newsAqhnnhiuqe
Diodoro
E' "moderato". Cioè liberal/borghese, cioè relativista, cioè massone (di mentalità ; non importa se lo sia di tessera).
Il Borghese in senso ottocentesco introduce la Rivoluzione annientatrice con modi salottieri.
Molti anni fa Marcello Veneziani usò l'espressione "Noi smoderati"