Francesco non tema uno scisma, dovrebbe invece temere la Chiesa vuota - di Gianni Toffali
Come da prassi d'alta quota, Papa Francesco ha tenuto la consueta lectio magistralis a ruota libera.
Sul volo dal Madagascar a Roma, punzecchiato dai giornalisti circa le sempre più insistenti critiche inerenti il suo pontificato ha risposto che
"Non ho paura di uno scisma nella Chiesa. È una delle azioni che il Signore lascia sempre alla libertà umana. Oggi abbiamo tante scuole di rigidità dentro alla Chiesa, che non sono scisma, ma sono vie cristiane pseudo-scismatiche che finiranno male - in ogni caso, ha aggiunto - quando si vedono cristiani, vescovi, sacerdoti, rigidi, significa che dietro ci sono dei problemi".
Che il papa che non alloggia nelle stanze papali, non temesse la disintegrazione della galassia cattolica, si era capito dalle innumerevoli attestazione di stima verso le altre fedi e religioni e parallelamente dalle infinite bastonate riservate ai "rigidi" e ai "fissati" della dottrina e della Tradizione cattolica.
Nonostante (per ora) l'assenza di uno scisma, Papa Francesco non ha di che lamentarsi.
"Grazie" alla drastica riduzione dell'otto per mille destinati alla Chiesa Cattolica, negli ultimi sette anni la casse vaticane, hanno perso due milioni di benefattori.
Se nel 2007 una persona su tre (33,43 per cento) dichiarava di frequentare luoghi di culto almeno una volta alla settimana, oggi la percentuale è scesa al 27,5%, minimo storico degli ultimi dieci anni.
Un record all'ingiù, che nessun pontificato passato e futuro è riuscito e riuscirà ad eguagliare.
Sul volo dal Madagascar a Roma, punzecchiato dai giornalisti circa le sempre più insistenti critiche inerenti il suo pontificato ha risposto che
"Non ho paura di uno scisma nella Chiesa. È una delle azioni che il Signore lascia sempre alla libertà umana. Oggi abbiamo tante scuole di rigidità dentro alla Chiesa, che non sono scisma, ma sono vie cristiane pseudo-scismatiche che finiranno male - in ogni caso, ha aggiunto - quando si vedono cristiani, vescovi, sacerdoti, rigidi, significa che dietro ci sono dei problemi".
Che il papa che non alloggia nelle stanze papali, non temesse la disintegrazione della galassia cattolica, si era capito dalle innumerevoli attestazione di stima verso le altre fedi e religioni e parallelamente dalle infinite bastonate riservate ai "rigidi" e ai "fissati" della dottrina e della Tradizione cattolica.
Nonostante (per ora) l'assenza di uno scisma, Papa Francesco non ha di che lamentarsi.
"Grazie" alla drastica riduzione dell'otto per mille destinati alla Chiesa Cattolica, negli ultimi sette anni la casse vaticane, hanno perso due milioni di benefattori.
Se nel 2007 una persona su tre (33,43 per cento) dichiarava di frequentare luoghi di culto almeno una volta alla settimana, oggi la percentuale è scesa al 27,5%, minimo storico degli ultimi dieci anni.
Un record all'ingiù, che nessun pontificato passato e futuro è riuscito e riuscirà ad eguagliare.