Fedeli di sempre - Danilo Quinto - 29.11.'19

Intervista di Lydia Tamburrino a Paola Travaglini, 85 anni, tre figli, nove nipoti una persona semplice, “comune”, attaccata strenuamente al Magistero bimillenario della Chiesa, nel solco dei più grandi teologi e sacerdoti che ha conosciuto nella sua vita, a cominciare da Padre Enrico Zoffoli, con il quale ha collaborato.

Quali sono i suoi fondamentali nella religione cattolica?

Prima di tutto la mia appartenenza al Cristianesimo è un’appartenenza all’unica Rivelazione nella storia, dove il Signore Gesù, Figlio Unigenito di Dio, si fa carne e con la Sua morte in Croce mi redime.

Da che cosa la redime?

Dal peccato, che è un’offesa a Dio.

Oggi, perchè è amareggiata?

Sono amareggiata perchè vedo come trattano sia i sacerdoti che i laici la Santissima Eucaristia. Dal 1983 ho incominciato a difendere le Sacre Specie, perchè fui testimone oculare di atti di profanazione in San Giovanni in Laterano e per questo feci una denuncia (n.d.r.: vedi “Il segno del soprannaturale”, n. 177, marzo 2003), ma tutto cadde nel silenzio, perchè non ebbi una risposta. Qui iniziò la mia battaglia per difendere Gesù e così potei incontrare sacerdoti e vescovi santi.
Collaborai con tanti di essi, con i vescovo Pestana e Bommarito, con Gherardini, con Landucci, oltre che con Padre Zoffoli e il cardinale Ivan Diaz. Incontrai perfino due volte, una delle quali fortuita, l’allora cardinale Ratzinger. Erano in tanti ad opporsi al decreto del cardinale Poletti, che chiedeva di prendere la Comunione in mano. La Chiesa di sempre difendeva le Sacre Specie. Sono stata testimone oculare di liturgie con balli e profanazioni. Le ho fotografate e denunciate… Non mi sono mai arresa. Oggi, invece, vedo che il male è dichiarato bene e viceversa.

Da dove parte secondo lei tutto questo?

Per mia esperienza, sono certa che tutto è partito dalla deriva della liturgia neocatecumenale. S’intende, sono brave persone i catecumeni, ma con tanti errori dottrinali mai corretti dalla Chiesa.

Ci faccia un esempio.

Guardi, il più sconcertante è l’oggetto della mia pubblica denuncia. Padre Mirco, del Cammino Neocatecumenale, in San Giovanni in Laterano, in presenza di altri testimoni, ebbe a dire che loro non credono nella Transustanziazione, ma nella transignificazione (ricordo della Cena). Le pare poca cosa!?!
Io non mi capacito come di fronte a tale gravità dei fatti, i papi non solo hanno taciuto, ma anche approvato. Tant’è che oggi mi ritrovo sul foglietto della Domenica primo ottobre 2017 che la Chiesa ringrazia Lutero del grande dono spirituale e teologico che ci ha fatto. Ma come si fa, mi domando in un colloquio interiore, a screditare così il sacrificio dei martiri che sono morti per la fede? Penso, per esempio, a Tommaso Moro.

Forse la Chiesa si è modernizzata!?!

Ma cosa dice, la Chiesa è irreformabile e immutabile, perchè custodisce la Verità. La Verità non può essere messa ai voti con la collegialità (la Cei). La Verità è Una e non cambia.

Quando va a Messa oggi, perchè dice di soffrire?

Perchè parecchi sacerdoti non spiegano la parola di Dio in base al Magistero, ma fanno dire alla Sacra Scrittura le cose più fantasiose. Faccio dire tante Messe, proprio per i Sacerdoti, perchè il sacerdote può assolvermi dal peccato e celebrare la Messa. Solo a lui, neanche alla Vergine Santissima è stato dato questo potere. Purtroppo, oggi si preferisce dire Messa concelebrata, andando contro il diritto canonico (C904). Anche se ci fossero sull’altare otto sacerdoti che concelebrano, la Messa è una, uno il Sacrificio, uno la Vittima, uno Gesù. Così facendo si sottrae tanta grazia a Dio, perchè tante Messe vengono meno. Il sacrificio non si moltiplica in base ai celebranti. Ecco perchè lo stesso Polo VI sollecita ed evidenzia il valore immenso della Messa, anche se celebrata da un solo sacerdote senza assemblea (MF15). Io le sottolineo che a noi è stato sempre insegnato che sull’altare, in quel momento, c’è tutta la Chiesa: militante, purgante e trionfante.

Nella sua denuncia si parla anche di confessioni pubbliche…

Sì, è vero. I neocatecumenali hanno diversi ingressi piramidali e ogni gradino d’ingresso non conosce l’altro e praticano la confessione pubblica che Santa Romana Chiesa non ha mai consentito. Conservo ancora una copia del libro “Verità del Cammino Neocatecumenale”. Questo è una raccolta di tutte le testimonianze delle persone sulle eresie del Cammino Neocatecunenale. Per farle capire quanto sia stato grave tacere su tutto ciò, le faccio un esempio. L’altro giorno, nel confessionale a San Giovanni, sono stata corretta nell’Atto di Dolore dal sacerdote. Questa cosa è pubblica, diffusa nei confessionali. Invece di dire “Ho meritato i Tuoi castighi”, avrei dovuto dire: “Mi sono allontanata dal Tuo amore”. Il sacerdote ha aggiunto che Dio non castiga. Mi domando: ma se la giustizia di Dio ha messo in croce Suo Figlio per salvarmi, com’è possibile che un sacerdote erri fino a questo punto? Come pretendono questi teologi che vivono oggi la Storia, cambiare il bimillenario Magistero della Chiesa? Il Magistero è la fede e neanche il papa può modificarlo. Il Magistero è lo Spirito Santo che ci ha sempre confermati in duemila anni nel Corpo Mistico della Chiesa. Come ebbe a dire Padre Zoffoli, “anche se dovessi rimanere solo, continuerei a credere perche il Magistero mi basta”. Io ascolto più Messe possibili, certa del loro valore salvifico, sia in latino che in italiano. Il valore della Messa è infinito! Una Messa vale di gran lunga di più di tutto il sangue dei martiri messo insieme.

Signora Paola, secondo lei perchè oggi i giovani non vanno più in Chiesa?

I ragazzi di oggi sono soli e pur cercando delle risposte, trovano una Chiesa che corre dietro alle cose del mondo: pace, ecologia, fratellanza universale. Questo fa sì che li si vuoti dal di dentro della loro personalità. Sono lontani dal concetto per cui ognuno di noi è, per Nostro Signore, unico, irripetibile. Tutto ciò era così chiaro quando avevamo il Catechismo di San Pio X! Con le domandine e le risposte, quanti santi bambini ha formato quel Catechismo. Capivamo il senso salvifico del sacrificio quotidiano, a cui l’uomo è chiamato nel tempo della sua vita. Ecco perchè anche da bambini saremmo stati felici di soffrire e morire per Gesù. Il Catechismo di San Pio X oggi è proibito nella Chiesa. Le dico proibito perchè io sono stata catechista. Ho preparato sempre le mie nipotine alla Prima Comunione. E proprio quando Papa Ratzinger decise di ristamparlo, io preparai l’ultima delle mie nipoti alla Prima Comunione. Beh, mi fu proibito di poter far accedere la bambina al Sacramento, proprio perchè preparata sul catechismo di San Pio X. In tutta Roma non ci fu una Chiesa che ci accolse. Ormai, Lutero, che è sulla copertina del Catechismo CEI, sembra che abbia vinto attraverso lo strumento del Catechismo di Kiko Argüello. Nell’aula Paolo VI, il papa ha fatto esporre una sua statua. Che Dio ci perdoni e abbia misericordia di noi!

Se lei tornasse indietro, cosa cambierebbe nella sua lotta per Gesù, Verità e Vita?

Agli inzi degli anni ’80 ero titubante nell’aiutare padre Zoffoli e il cardinale Ivan Diaz. Li facevano passare per retrogradi e contro il Concilio. Solo oggi ho capito che al Concilio hanno fatto dire l’impossibile, cioè entrare in contraddizione con il Magistero. Desidero morire prima, da cattolica, con tutti i Sacramenti, perchè io non appartengo ad una Chiesa luterana e che Dio non voglia farmela vedere, con questi occhi, diventare pagana.