Ha ragione! Convertire i Protestanti al Cattolicesimo è "completamente impossibile" – Cardinale tedesco
Un "Ecumenismo di ritorno" [dei Protestanti alla Chiesa] è secondo il cardinale di Monaco di Baviera Reinhard Marx "completamente impossibile" e "non è mai stato voluto dal movimento ecumenico o dai papi.”
Marx ha ragione, almeno per la Germania, dove i "Cattolici" sono più Protestanti dei Protestanti stessi.
Il prelato ha detto a Publik-Forum.de (30 aprile) di vedere con i Protestanti una cosiddetta "unità visibile nella diversità riconciliata" – una contraddizione in termini, altra prova che i modernisti non possono pensare in modo razionale.
Marx "non sospenderebbe" un prete che distribuisce la Comunione ai Protestanti [ma di sicuro sospenderebbe un prete che si rifiuta di distribuirla].
Nel 2003, l'allora vescovo di Trier Marx ha sospeso il teologo eterodosso Gotthold Hasenhüttl per aver distribuito la Comunione ai Protestanti: "Al tempo ero un giovane vescovo, volevo attenermi strettamente alle regole [=alla verità]," si giustifica ora, dicendo che nell'ecumenismo le "cose" si sono allentate e sono "cambiate" – mentre in realtà è Marx che si è adattato, soprattutto per salvare la pelle e per essere amato dai giornalisti oligarchici.
Ora il principio di Marx è che va bene tutto: Cattolici alla Cena del Signore coi Protestanti e Luterani alla Comunione. Marx la chiama "decisione di coscienza" – o mancanza di coscienza. Ovviamente Marx parla in favore di preti sposati, benedizioni del peccato e ordinazioni femminili non valide.
Poi Marx critica ipocriticamente il fatto che gli oratori ai congressi del Vaticano siano scelti in modo che siano "in linea" con il regime di Francesco. "Dev'esserci libertà di pensiero – nel quadro di ciò che è Cattolico," protesta Marx, come se fosse così nella sua arcidiocesi.
Foto: Reinhard Marx, © Mazur, CC BY-NC-ND, #newsKcslaasxbs
Marx ha ragione, almeno per la Germania, dove i "Cattolici" sono più Protestanti dei Protestanti stessi.
Il prelato ha detto a Publik-Forum.de (30 aprile) di vedere con i Protestanti una cosiddetta "unità visibile nella diversità riconciliata" – una contraddizione in termini, altra prova che i modernisti non possono pensare in modo razionale.
Marx "non sospenderebbe" un prete che distribuisce la Comunione ai Protestanti [ma di sicuro sospenderebbe un prete che si rifiuta di distribuirla].
Nel 2003, l'allora vescovo di Trier Marx ha sospeso il teologo eterodosso Gotthold Hasenhüttl per aver distribuito la Comunione ai Protestanti: "Al tempo ero un giovane vescovo, volevo attenermi strettamente alle regole [=alla verità]," si giustifica ora, dicendo che nell'ecumenismo le "cose" si sono allentate e sono "cambiate" – mentre in realtà è Marx che si è adattato, soprattutto per salvare la pelle e per essere amato dai giornalisti oligarchici.
Ora il principio di Marx è che va bene tutto: Cattolici alla Cena del Signore coi Protestanti e Luterani alla Comunione. Marx la chiama "decisione di coscienza" – o mancanza di coscienza. Ovviamente Marx parla in favore di preti sposati, benedizioni del peccato e ordinazioni femminili non valide.
Poi Marx critica ipocriticamente il fatto che gli oratori ai congressi del Vaticano siano scelti in modo che siano "in linea" con il regime di Francesco. "Dev'esserci libertà di pensiero – nel quadro di ciò che è Cattolico," protesta Marx, come se fosse così nella sua arcidiocesi.
Foto: Reinhard Marx, © Mazur, CC BY-NC-ND, #newsKcslaasxbs