Come in decine di altri casi in questo pontificato ,questo e' un altro caso di abuso di potere da chi crede di poter fare e disfare ,dire una cosa e subito dopo dire il contrario ,disporre del depositum fidei a suo uso e consumo ,dare il potere agli empi e persecutori di chi vuole rimanere fedele alla Chiesa di sempre . Buchi e voragini nel codice canonico gli consentono cio' che in una azienda privata comporterebbe il licenziamento per manifesta incompetenza.

Chiaramente il papa non era affatto sorpreso del matrimonio civile. Lì, sì ci voleva un bel discernimento, un periodo di pentimento per essersi sposati civilmente oppure capire se erano veramente intenzionati a diventare cattolici. Solo in questo caso era possibile celebrare un valido matrimonio, ma dopo aver valutato bene la loro vita se conforme ai principi cristiani, perché prima il loro il matrimonio non era benedetto da Dio, anzi, potevano essere in peccato mortale. Hanno aspettato dal 2010 a farsi cattolici? Ci sono molti interrogativi. La Chiesa accoglie nei sacramenti solo chi dà prova di vivere i dieci comandamenti e i precetti di vita cristiani, ma non solo a parole. Si è responsabili di questi atti, anche coloro che amministrano i sacramenti. Soprattutto il papa deve essere scrupoloso in questo, perché è il primo servitore di Cristo, pena l'invalidità del sacramenti. Se poi è un invito a fare altrettanto con superficialità per i sacerdoti occorre che i vescovi prendano altri provvedimenti per contrastare questa ulteriore deriva luterano-protestante. Con i sacramenti non si scherza, non si sta distribuendo noccioline o caramelle!