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LA LOGICA LGBT E I VERTICI DELLA CHIESA

Chiudo questa Querelle su Francesco e sul suo "rumoroso silenzio" sulla logica LGBT, chiedendo, ancora una volta a Papa Francesco, o al cardinale Zuppi, o agli altri Pastori che possano riportare quest'appello, a chiarire, una volta per sempre, ciò che la Chiesa insegna da duemila anni sulla traccia Divina della Rivelazione, in riguardo alle nozze gay, ai gender, e all'abominevole episodio avvenuto in una Chiesa di Budrio (Diocesi di Bologna) e riportato dal Quotidiano IL RESTO DEL CARLINO, oltre che postato qui in calce:

"Budrio (Bologna), 17 giugno 2022 - Una coppia omosessuale si unisce civilmente e poi, insieme agli amici più intimi, partecipa a una messa celebrata da don Gabriele Davalli, direttore dell’Ufficio diocesano per la Famiglia. È successo a Budrio, sabato scorso. E se la si racconta così, senza entrare nel merito, la storia si presta a una marea di interpretazioni.

Come da copione, le più malevoli sono quelle che viaggiano sui social e insinuano che questo stato sia un tentativo per introdurre nella dottrina cattolica qualcosa che non è permesso: la benedizione di un’unione fra persone dello stesso sesso. Un divieto che, secondo i più intransigenti, è stato infranto con la complicità dell’arcidiocesi" (IL RESTO DEL CARLINO).

È inutile che ricordi, a Papa Francesco e a Zuppi, la sfilza di riferimenti biblici che considerano abominio ciò che è stato fatto in tale Chiesa.

Purtroppo il popolo italiano si sta assuefando al male, identificando l'illecito come lecito, e viceversa. E questo è il peccato più grave: dei pastori e dello stesso popolo.
Spetta a noi che siamo il piccolo "Resto" della Chiesa, a vigilare.