…SU ORDINE e DISORDINE…

Che cosa significa “ordo rerum”, “ordine delle cose” o “ordine naturale”? E perché qualifichiamo come “naturale” il diritto che si riferisce a quest’ordine?

…Se, infatti, il diritto interno positivo non é piú soggetto al rispetto dell’ordine naturale, esso altro non puó essere definito se non come mera manifestazione di forza, anche potenzialmente brutale ed inumana, di chi contingentemente detiene il potere. Allo stesso modo, se anche quello che Hegel chiama “il diritto statale esterno” non incontra piú il LIMITE dell’ “ordo rerum”, é possibile pervenire a legittimare qualunque guerra, inclusa quella di conquista. La storia dovrebbe avercelo insegnato, ma, come scriveva Antonio Gramsci, non ha avuto allievi.

…se usciamo dal piano soggettivo, l’ordine è ordine e il disordine è disordine: il kosmos è kosmos e il khaos è khaos. C’è poco da fare…

L’ORDINE E’ UNA DISPOSIZIONE DI COSE UGUALI E DIVERSE, CHE ASSEGNA IL SUO POSTO A CIASCUNA

Dunque, nello stato primitivo, che doveva essere ordinatissimo, non sarebbe mancata la disuguaglianza […] Da parte di Dio poteva sussistere una causa di disuguaglianza, non in virtù di una punizione e di un premio, ma in vista di un’elevazione più o meno sublime, affinché nel mondo umano risplendesse maggiormente la bellezza dell’ordine. Anche da parte della natura poteva risultare una disuguaglianza, […] senza alcun difetto.

Summa [I q. 96 a. 3]

San Tommaso d’Aquino (1224-1274), parlando della perfezione dell’ordine nella disuguaglianza, suggerisce un elemento fondamentale da comprendere in questa contemporaneità imbevuta del diritto egualitarista, ovvero quello della perfetta elevazione dell’uomo, in accordo con le sue particolarissime capacità, ma non solo, anche e soprattutto in perfetta unione con la Volontà di Dio che propone l’armonia integrale dell’universo. Egli altresì dice infatti:

È proprio dell’ottimo [Dio] produrre cose ottime. Ma tra cose buone al sommo l’una non è maggiore dell’altra. […] Appartiene all’ottima causa produrre ottimo l’intero suo effetto: non già fare ottima per sé stessa ogni parte, ma ottima relativamente al tutto.
…La Società umana, quale Dio l’ha stabilita, è composta di elementi ineguali, come ineguali sono i membri del corpo umano: renderli tutti eguali è impossibile, e ne verrebbe la distruzione della medesima Società. […] Di qui viene che, nella umana Società, è secondo la ordinazione di Dio che vi siano principi e sudditi, padroni e proletari, ricchi e poveri, dotti e ignoranti, nobili e plebei, i quali, uniti tutti in vincolo di amore, si aiutino a vicenda a conseguire il loro ultimo fine in Cielo; e qui, sulla terra, il loro benessere materiale e morale.

San Pio X, Fin dalla Prima (18 dicembre 1903)…

RITORNO ALL’ORDINE

La nostra società è dominata da una «intemperanza frenetica», quell’inarrestabile tendenza che si manifesta nell’economia moderna attraverso l’individualismo, l’eliminazione di ogni freno inibitore e la soddisfazione di ogni passione disordinata. In questo modo si sono creati pessimi modelli di business e politiche economiche che ci hanno condotto, di crisi in crisi, all’inverno demografico e alla non sostenibilità.Questo libro, che unisce considerazioni di ordine teologico, filosofico, giuridico e sociologico, offre l’unica soluzione possibile: la costituzione di una «società organica» e gerarchica, orientata verso il bene comune, che si sviluppi naturalmente e spontaneamente senza l’imposizione di modelli da parte di un pianificatore centrale: solo in questo modo famiglie, associazioni e corpi intermedi potranno lavorare assieme sulla base del patrimonio culturale cristiano.

LOGICA DI DIO e LOGICA DEL MONDO

La logica di Dio si esprime molto chiaramente nella logica dei bambini, i quali, lungi dall’essere irrazionali, fanno ragionamenti semplici, e, proprio perchè semplici, perfettamente consequenziali. Molti anni fa a Lourdes fra gli ammalati di un “treno bianco” vi era una bambina sordo-muta. Giunta alla grotta, ella rimase per lungo tempo raccolta in preghiera. La cosa colpì gli adulti della comitiva. Tra questi vi era chi conosceva il linguaggio dei muti. Le si avvicinarono e le domandarono se avesse chiesto alla Madonna di farla guaire. Ella rispose di no facendo capire che non aveva voluto chiedere quella grazia perchè temeva che, udendo le voci degli altri, non fosse più riuscita ad ascoltare la voce di Gesù che tanto la consolava….

…Come bimbi neonati, alleluia, siate avidi del puro latte spirituale, alleluia, alleluia, alleluia.(1 Pietro 2,2)…