SULLA VICENDA CHE RIGUARDA MONS. ANTONIO LIVI. MA NON SOLO, A QUESTO PUNTO. QUI HABET AURES AUDIENDI, AUDIAT - Danilo Quinto - 30 gennaio 2019
Oggi, in un articolo che compare sull'Isola di Patmos, intitolato "Bufale dolorose: richiesta di fondi per «Antonio Livi ammalato che versa in stato di totale indigenza»? La Diocesi di Roma non taccia ma smentisca e faccia chiarezza quanto prima su questa oscura vicenda", don Ariel S. Levi di Gualdo scrive "Temo che qualcuno stia giocando davvero sporco …" e ancora:
"Sono forse io severo o peggio spietato? No, non lo sono, perché se quanto riferisce Danilo Quindo fosse vero ciò sarebbe di una gravità davvero inaudita, se ad affermarlo fosse stato veramente un presbìtero che in verità beneficia di tutte le migliori coperture assicurative sanitarie da me sin qui descritte: .
«All’inizio del mese di gennaio, nel corso di una telefonata, Mons. Livi mi ha detto che non aveva neanche il danaro necessario per affrontare i viaggi per le numerose visite mediche e che aveva dovuto farselo prestare, aggiungendo che si trovava in una situazione di assoluta indigenza materiale» [vedere testo integrale, QUI].
«E che Dio abbia pietà di chi con raro cinismo è giunto a mettere in piedi questa triste messinscena nella quale è stato coinvolto un presbìtero anziano e ammalato, non esitando, questi squallidi capocomici, a gettare discredito sul Collegio Sacerdotale, sulla Diocesi di Roma e sulla Chiesa italiana che abbandonerebbero un proprio confratello senza neppure i soldi necessari a mettere la benzina nell’automobile per essere portato a fare una visita specialistica. Sarebbe pertanto bene che l’Autorità Ecclesiastica non indugiasse oltre a verificare la situazione e lo stato in cui versa questo nostro presbìtero, ma soprattutto verificando da chi è circondato mentre si sta accingendo a terminare la sua vita terrena afflitto da una grave patologia tumorale».
LA MIA RISPOSTA A DON ARIEL:
Gentilissimo Don Ariel,
lei coglie il mio gesto generoso e disinteressato come un atto di cinismo. Confido
che immediatamente lo stesso Mons. Livi confermi quello che ho scritto, perchè
è la verità.
Comunque, le sottolineo che sul sito di Mons. Livi (Fides et Ratio
www.fidesetratio.it ) è riportato, con il seguente testo, l'iban di cui è
intestatario lo stesso Livi:
25.GEN.19
MONS. ANTONIO LIVI È VIVO. MA È MALATO, E BISOGNOSO DI AIUTO. Marco Tosatti oggi sul suo sito scrive questo
Monsignor Antonio Livi ha bisogno di noi. Monsignor Antonio Livi è uno dei leoni della dottrina di Cristo, che deve essere difesa ogni istante perché non sia tradita, uno dei leoni dei valori non negoziabili, la sacralità della vita dal concepimento, della dualità riproduttiva della sessualità, dei dogmi senza i quali il cattolicesimo si spampana e smette di essere cattolicesimo.
Monsignor Livi è gravemente malato, in condizioni di indigenza. il suo conto corrente bancario è questo. Intestatario: Antonio Livi conto: Intesa San Paolo Filiale di Tolfa IT35 P030 6939 4610 0000 0051 122
QUINDI
CHE COSA NE RICAVEREI A FARMI LATORE DELLA RICHIESTA DI AIUTO CHE MI HA FATTO LIVI (E LE RICORDO, TRA L'ALTRO, CHE LA MIA RICHIESTA,
PUBBLICATA SU QUESTA PAGINA E SUL MIO SITO, RIGUARDAVA SOLO L'ACQUISTO DEI SUOI LIBRI DIRETTAMENTE DALLA CASA EDITRICE LEONARDO DA VINCI DI MONS. LIVI), SE NON UNICAMENTE LA GRAZIA DI DIO, ALLA QUALE ASPIRO?
SONO PROFONDAMENTE OFFESO, SIA COME UOMO CHE COME CRISTIANO, MA SO CHE, PER CHI CREDE IN CRISTO, TUTTO CONCORRE AL BENE.
Danilo Quinto
"Sono forse io severo o peggio spietato? No, non lo sono, perché se quanto riferisce Danilo Quindo fosse vero ciò sarebbe di una gravità davvero inaudita, se ad affermarlo fosse stato veramente un presbìtero che in verità beneficia di tutte le migliori coperture assicurative sanitarie da me sin qui descritte: .
«All’inizio del mese di gennaio, nel corso di una telefonata, Mons. Livi mi ha detto che non aveva neanche il danaro necessario per affrontare i viaggi per le numerose visite mediche e che aveva dovuto farselo prestare, aggiungendo che si trovava in una situazione di assoluta indigenza materiale» [vedere testo integrale, QUI].
«E che Dio abbia pietà di chi con raro cinismo è giunto a mettere in piedi questa triste messinscena nella quale è stato coinvolto un presbìtero anziano e ammalato, non esitando, questi squallidi capocomici, a gettare discredito sul Collegio Sacerdotale, sulla Diocesi di Roma e sulla Chiesa italiana che abbandonerebbero un proprio confratello senza neppure i soldi necessari a mettere la benzina nell’automobile per essere portato a fare una visita specialistica. Sarebbe pertanto bene che l’Autorità Ecclesiastica non indugiasse oltre a verificare la situazione e lo stato in cui versa questo nostro presbìtero, ma soprattutto verificando da chi è circondato mentre si sta accingendo a terminare la sua vita terrena afflitto da una grave patologia tumorale».
LA MIA RISPOSTA A DON ARIEL:
Gentilissimo Don Ariel,
lei coglie il mio gesto generoso e disinteressato come un atto di cinismo. Confido
che immediatamente lo stesso Mons. Livi confermi quello che ho scritto, perchè
è la verità.
Comunque, le sottolineo che sul sito di Mons. Livi (Fides et Ratio
www.fidesetratio.it ) è riportato, con il seguente testo, l'iban di cui è
intestatario lo stesso Livi:
25.GEN.19
MONS. ANTONIO LIVI È VIVO. MA È MALATO, E BISOGNOSO DI AIUTO. Marco Tosatti oggi sul suo sito scrive questo
Monsignor Antonio Livi ha bisogno di noi. Monsignor Antonio Livi è uno dei leoni della dottrina di Cristo, che deve essere difesa ogni istante perché non sia tradita, uno dei leoni dei valori non negoziabili, la sacralità della vita dal concepimento, della dualità riproduttiva della sessualità, dei dogmi senza i quali il cattolicesimo si spampana e smette di essere cattolicesimo.
Monsignor Livi è gravemente malato, in condizioni di indigenza. il suo conto corrente bancario è questo. Intestatario: Antonio Livi conto: Intesa San Paolo Filiale di Tolfa IT35 P030 6939 4610 0000 0051 122
QUINDI
CHE COSA NE RICAVEREI A FARMI LATORE DELLA RICHIESTA DI AIUTO CHE MI HA FATTO LIVI (E LE RICORDO, TRA L'ALTRO, CHE LA MIA RICHIESTA,
PUBBLICATA SU QUESTA PAGINA E SUL MIO SITO, RIGUARDAVA SOLO L'ACQUISTO DEI SUOI LIBRI DIRETTAMENTE DALLA CASA EDITRICE LEONARDO DA VINCI DI MONS. LIVI), SE NON UNICAMENTE LA GRAZIA DI DIO, ALLA QUALE ASPIRO?
SONO PROFONDAMENTE OFFESO, SIA COME UOMO CHE COME CRISTIANO, MA SO CHE, PER CHI CREDE IN CRISTO, TUTTO CONCORRE AL BENE.
Danilo Quinto