I prodigi è meglio farli nello Spirito di Dio, che nelle cose che periscono.
"Vanità delle Vanità tutto è vanità" diceva il profeta Qoelet.
Probabilmente Dio ha permesso che terminasse una vita che lo portava solo ad essere ammirato davanti agli uomini e non arricchire davanti a Dio, portandolo via, prima che la sua anima potesse essere “sporcata” dalla ricchezza, dall’ambizione, da ogni sentimento contrario allo Spirito di Dio. Mi rifaccio in seguito a un incidente di moto accaduto a un ragazzo morto prematuramente, per il quale il buon Dio aveva previsto una morte prematura a motivo dei pericoli in cui si sarebbe imbattuto in un prossimo futuro. Ho letto la mistica Simma che per volere di Dio parlava con le anime del Purgatorio e citò questo caso.

Nel Vangelo di Luca 12,15-21
Gesù disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni». Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».

Commento del Salmo 49 di seguito
Nessuno può a dire a Dio ti rendo questo della mia vita e dico a Dio, che questo basti a salvarmi dalla morte eterna (tomba). Vedrà morire i sapienti che hanno accumulato le loro ricchezze, ma costoro hanno dato il loro nome, a vie, a territori. Eppure l’uomo non comprende, quando è nella ricchezza, nelle cose che gli vanno bene, ragiona come gli animali che periscono, perciò egli confermato dalla sua ricchezza, confida in sé e nelle sue parole e non in Dio, perciò la sua vita è tutta volta ad accumulare ricchezze che periscono.

Salmo 49, 8-15
“Nessuno può riscattare se stesso,
o dare a Dio il suo prezzo.
Per quanto si paghi il riscatto di una vita,
non potrà mai bastare
per vivere senza fine,
e non vedere la tomba.
Vedrà morire i sapienti;
lo stolto e l'insensato periranno insieme
e lasceranno ad altri le loro ricchezze.
Il sepolcro sarà loro casa per sempre,
loro dimora per tutte le generazioni,
eppure hanno dato il loro nome alla terra.
Ma l'uomo nella prosperità non comprende,
è come gli animali che periscono.
Questa è la sorte di chi confida in se stesso,
l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole.
Come pecore sono avviati agli inferi,
sarà loro pastore la morte;
scenderanno a precipizio nel sepolcro,
svanirà ogni loro parvenza:
gli inferi saranno la loro dimora”.