Per esempio, al mio paese gli avvisi parrocchiali riportano questo preavviso: " nei giovedì d'estate è sospesa l'adorazione eucaristica dopo la S.messa pomeridiana". Oh!Non sapevo che Gesù andasse in ferie.Oppure: le confessioni sono il venerdì mattina dalle 9.30 alle 10.00, e sperando di trovarlo( il prete) corri come un disperato in bicicletta e arrivi con il fiatone alle 09.50 e non trovi nessuno a parte Gesù che dal crocifisso ti dice: non perdere la Fede.O ancora, presto cambieremo prete e ti viene un sospiro di sollievo perché Il cattolico è anche un po' fesso, vorrebbe sempre credere che il prete che viene dopo sia sempre meglio di quello prima. Auguriamoci di non stare mai tranquilli perché il nostro cuore riposa solo in Cristo

Bravo Valli! Sul suo blog riesce ad esprimere una schiettezza e una profondità dell'analisi delle disgrazie in corso nella Chiesa Cattolica che il suo lavoro molto "politically correct" in RAI non avrebbero fatto sospettare.

Mi riconosco nell'articolo perché, nonostante la immeritata fortuna di avere un parroco che è ancora un fenomeno di ortodossia e di zelo a confronto delle drammatiche esperienze di altri di cui da anni leggo, avevo già da tempo iniziato la peregrinazione per il sacramento della confessione e dall'inverno scorso, quando mi è possibile, peregrino ad altra parrocchia per riscoprire la Santa Messa come fu celebrata per un millennio e mezzo fino ai primi anni della mia infanzia.

E la causa del profugaggio non è solo generica ("fanno pasticci, schitarrano violentemente, inventano para-liturgie assurde"), ma ora anche specifica (il Vaticano ha dato il permesso/ordine di eliminare dalla Messa il Sacramento dell'Eucarestia).
Come raccontavo, mi è successo recentemente, il giorno del Corpus Domini: "Non accade un miracolo; NON C'È UN "PRIMA" DELLA CONSACRAZIONE DIVERSO DA UN "DOPO" ". Testuale - né più, né meno

Una volta c'era l'ebreo errante, ora c'è il cattolico errante: disamina veramente rispondente alla realtà. Una diaspora continua anima le nostre parrocchie a Roma; ne frequentiamo diverse e per diverse occasioni: quelle del centro che sopperiscono alle mancanze di quelle di quartiere circa le preghiere di liberazione, l'imposizione delle mani, l'Adorazione perpetua, persino per l'accensione di una candela, (nella nostra parrocchia, infatti, non ci sono candelieri e non si vogliono mettere "perchè non ci sono mai stati"... sic!).