Prima volta: Francesco interviene al festival di Medjugorie
L'arcivescovo Luigi Pezzuto, Nunzio in Bosnia ed Herzegovina, ha presentato una lettera di Francesco il primo giorno del 31° Festival della gioventù a Medjugorie (LuceDiMaria.it, 1° agosto).
Come un'omelia qualunque, la lettera non ha un filo conduttore. Contiene i soliti sentimentalismi (Gesù è "un esperto del cuore umano", "affascinante avventura della vita”).
Francesco dice ai giovani che il festival offre loro la possibilità di incontrare Gesù dal vivo, specialmente nella Eucarestia "celebrata e adorata" Francesco non è famoso per essere particolarmente amante dell'Adorazione Eucaristica.
Per Francesco, il festival mostra una modalità di vita diversa da quella che offre "la cultura del provvisorio". Poi aggiunge briscamente: "Ma tutto ciò che importa è godersi il momento presente.”
Da qualche parte Francesco aggiunge: "Possa la luce della speranza non estinguersi!" È improbabile che i giovani che hanno ascoltato il testo fossero in grado di trovarci un messaggio coerente.
La lettera è stata firmata il 29 giugno, il giorno in cui ricorrono i santi Pietro e Paolo. La località indicata è stranamente “San Giovanni in Laterano.” Quel giorno Francesco non si trovava là.
#newsTfievmodcr
Come un'omelia qualunque, la lettera non ha un filo conduttore. Contiene i soliti sentimentalismi (Gesù è "un esperto del cuore umano", "affascinante avventura della vita”).
Francesco dice ai giovani che il festival offre loro la possibilità di incontrare Gesù dal vivo, specialmente nella Eucarestia "celebrata e adorata" Francesco non è famoso per essere particolarmente amante dell'Adorazione Eucaristica.
Per Francesco, il festival mostra una modalità di vita diversa da quella che offre "la cultura del provvisorio". Poi aggiunge briscamente: "Ma tutto ciò che importa è godersi il momento presente.”
Da qualche parte Francesco aggiunge: "Possa la luce della speranza non estinguersi!" È improbabile che i giovani che hanno ascoltato il testo fossero in grado di trovarci un messaggio coerente.
La lettera è stata firmata il 29 giugno, il giorno in cui ricorrono i santi Pietro e Paolo. La località indicata è stranamente “San Giovanni in Laterano.” Quel giorno Francesco non si trovava là.
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