È probabile che gli enormi trasferimenti di denaro dal Vaticano in Australia a partire dal 2014non fossero soldi del Vaticano o della Chiesa, riferisce TheAustralian.com.au (4 gennaio).
Secondo il sito, i trasferimenti usavano "conti cifrati" (l'articolo li definisce "conti solo nominalmente di Città del Vaticano") che avevano duplicato il nome della Santa Sede.
Non è chiaro cosa intenda TheAustralian.com.au per "conti cifrati", forse "numeri di conti bancari", ma questi conti non sono nella disponibilità della Banca Vaticana. L'articolo aggiunge che nessuno ha insinuato che si trattasse di trasferimenti illeciti.
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