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«Hic est cingulus quo cingebatur Joseph» («Questa è la cintura con cui si cingeva Giuseppe») Consevata a Joinville, piccola città della Haute-Marne, in una cappella laterale della chiesa dedicata a …Altro
«Hic est cingulus quo cingebatur Joseph» («Questa è la cintura con cui si cingeva Giuseppe»)

Consevata a Joinville, piccola città della Haute-Marne, in una cappella laterale della chiesa dedicata a Notre-Dame, fu riportata dalla Terra Santa dopo la Settima Crociata da Jean de Joinville, cronachista dell’epoca e grande amico di san Luigi.

Composta di un tessuto piatto di filo piuttosto grosso, verosimilmente di canapa, la cintura misura un po’ più di un metro di lunghezza e 4,5 centimetri di larghezza.

Sopra un cartiglio, che un tempo era attaccato alla reliquia, si leggeva:
«Hic est cingulus quo cingebatur Joseph» («Questa è la cintura con cui si cingeva Giuseppe»).

Attualmente si presenta in un altare-reliquiario del 1868, arrotolata attorno a un cilindro di cristallo sorretto da quattro personaggi:
in testa san Luigi, coronato, poi Jean de Joinville in cotta di maglia e poggiato sulla propria spada; quindi il vescovo di Châlons e un monaco di saint Urbain.

Il 6 agosto 1661 il capitolo di Toul ne reclamò anch’esso una particella per la propria chiesa; non ricevendo risposta, mons. Félix Vialart de Herse, vescovo di Châlons, prese in mano la cosa e si recò (il 23 giugno 1662) a visitare la chiesa di Saint Laurent, chiedendo di poter vedere la famosa reliquia.

Dopo aver estratto l’oggetto dal suo contenitore, il vescovo confessò di voler possedere un frammento della cintura per erigere a Châlons due confraternite – una in onore della Santa Vergine, l’altra di San Giuseppe.

Di fronte al rifiuto del capitolo di Saint Laurent, il Vescovo avrebbe tirato fuori delle forbici e si sarebbe tagliato da sé un pezzetto della santa stoffa.

La scena viene riportata nei registri capitolari:

**Al che il detto Signore [il Vescovo] rispose che per la maggior gloria di Dio, per l’onore della Santa Vergine e di San Gioseppe, i sopradetti signori non avrebbero potuto opporgli un diniego, poiché la richiesta era per la Chiesa Cattedrale di questa diocesi, e subito prese dalle mani di uno dei suoi segretari delle forbici e ne tagliò un pezzo della lunghezza di quattro dita circa – cosa che ha causato un grande rammarico nei Signori [i Canonici] in ragione della grande quantità che egli ne aveva tagliata. **

In seguito a questi diversi prelievi – peraltro scomparsi – i canonici del capitolo di Joinville si impegnarono, sotto pena di scomunica,

"a non consentire mai che si tocchi la detta cintura per tagliarne particola alcuna, né a minorarla in qualsivoglia maniera da parte di chicchessia. "

Durante la Rivoluzione francese, la reliquia è incredibilmente scampata alle razzie. Una persona ben ispirata la recuperò e la restituì al parroco di Vecqueville nel 1823: a seguire fu restituita alla parrocchia di Joinville. Da allora il culto attorno alla reliquia ha conosciuto un vero rinnovamento.
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Hic est cingulus quo cingebatur Joseph ( Dies ist der Gürtel, mit dem sich Josef umgürtet hat )
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Hic est cingulus quo cingebatur Joseph ( Dies ist der Gürtel, mit dem sich Josef umgürtet hat )
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