L’Italia è già un grande Paese. È la capitale mondiale della cultura e dell’arte da sempre. Gli USA primeggiano per economia ed armamenti, ma ciò a mio avviso non coincide affatto con l’essere un grande paese. Un cittadino della Firenze duecentesca è sicuramente più civile di tanti barbari moderni (che circolano impunemente perché garantiti da un’ideologia demenziale e distruttiva spacciata quale diritto del migrante verso la società globale). Utopia da moderna torre di Babele che sta distruggendo i fondamenti sociali ed antropologici dell’uomo. Un vero Principe della Chiesa africano quale è il Cardinal Sarah, ha affermato che tale fenomeno è un flagello, prima per i paesi d’origine che per i Paesi d’accoglienza! Ma che ne può capire questo presule nigeriano Onaiyekan. A mio modesto avviso meglio farebbe a pensare a Boko Aram ed ai motivi sottesi alla gravissima situazione di degrado del suo paese ed a come risolverli senza propinarci banalità e affermazioni buoniste e qualunquiste che già riceviamo a profusione dalla massima cattedra e dai poteri forti che, con essa, sono purtroppo perfettamente allineati.