Una riflessione a riguardo.
Il famoso versetto di San Matteo (che bello se alla proclamazione del Santo Vangelo si ritornasse a dire "secondo San Mattro, San Marco, San Luca, San Giovanni!)) che termina con "...et portae inferi non praevalebunt adversus eam. Et tibi dabo claves regni caelorum..." spesso ci si dimentica che l'inizio è "Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam..." …Altro
Una riflessione a riguardo.
Il famoso versetto di San Matteo (che bello se alla proclamazione del Santo Vangelo si ritornasse a dire "secondo San Mattro, San Marco, San Luca, San Giovanni!)) che termina con "...et portae inferi non praevalebunt adversus eam. Et tibi dabo claves regni caelorum..." spesso ci si dimentica che l'inizio è "Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam..."
Quindi due interpretazioni sono possibili: o gli inferi non prevarranno finché c'è un Petrus a capo della Chiesa, o gli inferi non prevarranno comunque contro di essa poiché è fondata su Petrus, cioè San Pietro, anche nel caso in cui i suoi successori siano indegni di lui.
Quindi il punto non è se obbedire o no al papa (o presunto tale), in quanto successore di Petrus, ma piuttosto è essere parte di quella Ecclesiam Meam fondata su San Pietro, Petrus, sui suoi passi, sulle sue testimonianze, sulle sue lacrime, sul suo sangue. Quindi anche sul suo corpo (ed ecco perché a reggere la Sacra Basilica che su di esso è stata costruita nei secoli, il presunto ha messo un emerito incapace sacrilego ed ottuso...).
Altro pensiero quindi è che nel caso il successore (o presunto tale) sia indegno, in quanto parla per sé, in quanto non continua l'opera di Petrus senza modificarne un solo iota, in quanto dialoga col nemico anziché anatemizzarlo, in quanto mischia liberamente menzogne a verità, in modo che i distratti le percepiscono come parte di un unicum, ecc., per noi non cambia nulla, poiché la Ecclesiam di cui fare parte e per cui vivere è quella fondata su Petrus, che rimane tale qualunque essere ne prenda (o sia convinto di prenderne) l'eredità.
Scusate la lungaggine.