@studer Guardi che qui "le guerre di investitura" e tutte le altre interessanti cose medioevali C'ENTRANO NIENTE.
Lei dice cose giuste (anche interessanti accademicamente) così come erano giuste le disquisizioni teologiche sul sesso degli angeli a Costantinopoli mentre la Vigna del Signore veniva devastata in intere nazioni del Vicino Oriente e del Nord Africa, ma NULLA C'ENTRANO con lo specifico problema sollevato dalla credibilissima denuncia dell'arcivescovo Viganò.
Vogliamo darci un taglio con ridicolo (e offensivo per l'intelligenza del pubblico e disastroso per il prestigio della Chiesa) tentativo di NON affrontare
l'unica questione rilevante, cioè se le accuse circostanziate
corrispondono alla realtà di errori accaduti
oppure no, riversando invece letame sull'accusatore, facendo disquisizioni storiche, canoniche, commiserando
"attori soli che operano fuori dal coro..." (e grazie all'Onnipotente che uno che stava in quel coro di sospetti mafiosi omosessuali efebofili o favoreggiatori degli omosessuali sia finalmente voluto venire fuori da quel coro).
SE Francesco è (ancora) validamente papa, noi tutti cattolici crediamo per lo meno l'interpretazione più restrittiva (fra quelle delle varie scuole teologiche cattoliche) del dogma sulla infallibilità papale in materia di insegnamento di fede e morale.
Non ci piove su questo: lei sta scrivendo su un sito frequentato da poveri peccatori cattolici che però almeno quel rudimento sulla infallibilità papale lo conoscono e lo accettano.
L'infallibilità del Regnante Pontefice anche nel compilare le schedine del superenalotto e teorizzata dalla scuola teologica papolatrica, ma non è un dogma cattolico.
Ma lei non si è reso conto che mons. Viganò
NULLA fa contro il dogma della infallibilità papale????
Mons. Viganò si rivolge deferentemente a Francesco come al Sommo Pontefice, nella pienezza dei suoi poteri
(e mi chiedo retoricamente come Viganò, e con lui ancora tutti gli altri vescovi meno uno e gli altri come lei per i quali nemmeno una mole di "indizi" più alta dell'Everest sarà mai sufficiente ad ammettere che la realtà è orrendamente diversa da ciò che si vorrebbe, possa ancora fare questo !), sia quelli legali di capo di stato della Città del Vaticano che quelli metafisici.
Mons. Viganò sa meglio di lei e di me che fin quando Francesco è riconosciuto papa (e capace di intendere e volere) non è soggetto ad alcun tribunale qui sulla terra e nessuna autorità terrena potrà mai non solo condannarlo ma anche solo imputarlo o sostituirlo l'autorità nel governo.
Infatti, ma lei forse non se ne era ancora reso conto visto quello che scrive tirando fuori l'infallibilità papale che qui c'entra come i cavoli a merenda, mons. Viganò
supplica Francesco di dimettersi
volontariamente, per il bene della Chiesa.
Mons. Viganò
NON accusa Francesco di essere eretico, non lo accusa di errare laddove è pacifico che (se fosse papa come Viganò ammette) non potrebbe errare.
Mons. Viganò accusa Francesco di aver mal governato dal punto di vista disciplinare, di aver mentito su faccende amministrative/disciplinari che Francesco certamente conosceva, di azioni od omissioni gravemente dannose per il prestigio nel modo della Chiesa Cattolica e in particolare del suo clero, comprese le più alte gerarchie
Dal primo giorno Francesco sta operando per distruggere il prestigio e l'autorevolezza del papato così come era faticosamente sopravvissuto al C.V. II e adesso lei, con quello che ha scritto qui fuori tema, sembra associarsi a coloro che da qualche giorno ci scassano gli zebedei perché qualcuno ha richiamato Francesco, in modo circostanziato e con credibili (
secondo la stessa definizione di credibilità che canonicamente vien data dalla Chiesa) accuse che, ripeto, nessuno fino ad ora ha dimostrato essere false, alle sue responsabilità come papa? NON responsabilità penali, che se è papa, NON ha per definizione. Responsabilità morali, di buon governante della istituzione sovrana di cui quasi tutti oggi al mondo lo riconoscono ancora come capo.
Il ridicolo all'interno di questo schifoso dramma è che Francesco e il suo governo, operando come fino ad ora stanno facendo a seguito della denuncia di Viganò, sembra che non si rendano conto che è come se urlassero al mondo "E' TUTTO VERO QUELLO CHE DICE VIGANO'!!!"
I mezzi di comunicazione "mainstream" stanno, sopratutto in Italia, coprendo Francesco ma ritengo che in giro per il mondo il lettore/spettatore medio - che non è affetto da papolatria e che anzi è anticattolico e sbava solo all'idea che Dan Brown nei suoi romanzi avesse ragione - si sia già fatto l'idea che
se il Capo in Vaticano non vuole accendere la lanterna per fare luce è perché ha una coda di paglia lunga un chilometro.
E così continua la demolizione del papato.