Bellissima testimonianza mariana di un santo sacerdote, figlio spirituale di Padre Pio

Mi è stata inviata questa bellissima testimonianza del sacerdote padovano don Attilio Negrisolo. La condivido con voi

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Un giorno mi trovavo a Foligno e avevo predicato in Duomo, strapieno, nove anni fa. Finita la predica avevo invitato tutti i fedeli a fare un atto di consacrazione alla Madonna: non l’avessi mai fatto, quando andai in sacrestia davanti ai canonici, ai monsignori, ai fedeli presenti, il Vescovo mi ha investito come avessi detto delle bestemmie: “Come si permette lei di invitare i fedeli a consacrarsi alla Madonna, ci si consacra solo a Gesù Cristo”! Mi sono sentito la testa vuota e di colpo mi è venuto in mente il libro del Montfort nel punto in cui spiega che il primo che si è consacrato alla Madonna è stato Dio, infatti Gesù Cristo si è fatto Figlio e allora dico al vescovo: “Eccellenza ma Cristo ha fatto di più, si è fatto Figlio della Madonna che è più che consacrarsi a Lei”.

Poi abbiamo discusso e alla fine il Vescovo dice: “Io sono un teologo”. Ed io di rimando: “Allora se lei è teologo siamo alla pari, teologo sono anch’io; m’avesse detto che lei è un mistico avrei chiuso la bocca. Voi teologi invece di andare avanti in questi anni sulla Madonna siete andati indietro. Le avete rifiutato persino il titolo di corredentrice quando s. Paolo dice che anche l’ultimo uomo può essere corredentore perché ogni cristiano è chiamato a completare quello che manca ai patimenti di Cristo. Dunque se ogni cristiano è chiamato a essere corredentore, quanto più la Madonna e voi le avete negato questo titolo”!

Quattro giorni dopo, di nuovo in Duomo, di nuovo l’Arcivescovo e alle tre del pomeriggio il Duomo era strapieno, tutti col fiore in mano, compreso i bambini; il Vescovo ha detto quattro parole, fredde e l’arciprete rivolgendosi a me dice: “Parli lei”. Vicino al Vescovo allora mi è venuta proprio fuori dal cuore, pensavo così: “Adesso faccio sentire io come si parla della Madonna”. Quando poi siamo rientrati in sacrestia, lo stesso posto dove mi aveva ingiuriato, umiliato, offeso ha detto: “Ma questo è il miracolo della Madonna”. Lui non credeva di vedere tanta gente così entusiasta…

DON ATTILIO NEGRISOLO

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ALTRE SEZIONI DELLA TESTIMONIANZA


In Seminario, da giovane, conoscevo padre Pio ancor prima di diventare prete, sono cresciuto con questo spirito, la vera devozione alla Madonna, la schiavitù d’amore a Maria. In questi ultimi vent’anni hanno fatto il disastro contro la Madonna: ditemi quale sacerdote vi parla della schiavitù d’amore alla Madonna…

Ma cosa significa schiavitù d’amore? Il primo schiavo fu San Giuseppe: Gesù ha rivelato la vita di san Giuseppe alla Venerabile Maria Cecilia… Badessa del Monastero Benedettino di Montefiascone del 1700 oltre alla vita di San Giovanni Battista e tutta la sua vita in otto volumi.

Dunque san Giuseppe era di ricchissima famiglia, ma ebbe come istruttore fin da bambino un Angelo, lo stesso che troviamo a parlargli nel Vangelo. Quando rimase orfano l’Angelo gli disse di vendere tutti i suoi averi e darli ai poveri, di recarsi poi a Gerusalemme, di consegnare i soldi rimasti al Tempio; quindi gli disse di lavorare come artigiano falegname. Imparò da un artigiano anziano e i soldi che prendeva li dava ai poveri e praticava il digiuno; il tempo libero lo passava a pregare nel Tempio. Ma al Tempio c’era la Madonna, i genitori l’avevano portata lì a tre anni e dopo rimase orfana prima del papà e poi della mamma. Tutta Gerusalemme era piena delle lodi di Maria, e dicevano di lei: una giovane così santa non c’è mai stata. Giuseppe sentiva le lodi al Tempio e diceva dentro di sé: potessi essere l’ultimo schiavo di questa donna.

Ecco la schiavitù d’amore! Essere l’ultimo servo di questa Donna. Poi divenne lo sposo di Maria ma nell’animo era suo schiavo d’amore.

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Padre Pio diceva: “Noi nasciamo peccatori ma dobbiamo morire immacolati altrimenti in Paradiso non si entra”. San Paolo nella lettera agli Efesini: “Siete stati creati per essere santi e immacolati davanti a Dio nell’amore”.

Dunque la Madonna si preoccupa per ciascuno di noi, ha cura di ogni persona, della salute di ciascuno: quante guarigioni a Lourdes, quanti miracoli in 130anni, quasi ottomilioni di guarigioni! È veramente Madre di ogni persona. La Madonna di Fatima ha cura delle Nazioni: il grande miracolo del mese di ottobre l’ha fatto perché tutto il mondo creda.

Padre Gino (Burresi, ndr.), che ha le stimmate e vede la Madonna dall’età di sei anni, dice: io non so quale sarà il castigo, ma è certo che verrà il castigo. Nel secondo segreto la Madonna dice: “Molte Nazioni della Terra spariranno dalla faccia della Terra”. Dunque la Madonna di Fatima è per tutto il mondo mentre a Lourdes ha cura dei corpi come una mamma. L’apparizione di Parigi, a santa Caterina Labouré, invece ha cura dell’anima: dalle sue mani partivano raggi, le Grazie, che mandava alle anime: purezza, castità, pazienza, carità ed umiltà io ho in mano soprattutto queste Grazie dice la Madonna. Ognuno deve dire: la Vergine Maria è veramente mia Madre.

Io non riuscirò mai ad amarla quanto Lei mi ama; all’apparizione della Salette, la Madonna disse: “Non mi sarete mai abbastanza riconoscenti di quello che io faccio per voi”.

Allora devo amarla, e se l’amo devo porre fiducia e consacrarmi a Lei. Ecco la consacrazione insegnata da san Luigi M. Grignion di Montfort. Che scopo ha questa consacrazione? Il Santo ci dice che dobbiamo raggiungere il fine della nostra vita e… qual è? Arrivare al Paradiso. Qual è il punto più importante che dovete praticare su questa Terra, ci dice ancora il Santo? Il Battesimo, la vita cristiana, ma ho bisogno di tanta Grazia per raggiungere il fine voluto da Dio e la Madonna ha in mano tutte queste Grazie. Allora offriti, consacrati a Lei e così sei sicura di vivere da vero cristiano!

Padre Pio ha scritto poche cose sulla Madonna ma quello che ha detto è bastato per essere trasformato in Maria perché vedeva Maria trasformata in Dio: tutto quello che ho, lo devo all’aiuto della Madonna. Se noi cerchiamo Grazie, padre Pio dice: “Se le volete andate dalla Madonna - continua padre Pio - vorrei girare tutto il mondo, avvicinare ogni persona e dire: ama la Madonna ma amarla in questo senso, cioè consacrarsi, donarsi tutta a Lei”. Desiderare di esserle veramente figlio, ecco il vero amore. San Massimiliano Kolbe: “diventare un suo strumento” - ecco i Santi cosa ci insegnano.

Cosa devo fare per vivere questa vera devozione? Dire tre Ave Maria al giorno alla Madonna, è già tanto, e la Madonna ha detto che chi le recita ha promesso la vita eterna; se ci si rivolge a Lei una volta al giorno, è già tanto; poi è già tanto portare la Medaglia miracolosa, le giaculatorie, il Rosario. Il Montfort insegna una cosa ancora più importante e si attua con queste quattro parole: Vivere in Maria, con Maria, per Maria e per mezzo di Maria. Cosa vuol dire? La vera devozione a Maria consiste in questo: la mia vita, la vivo unita a Lei, da quando mi sveglio al mattino fino a quando mi corico alla sera.

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Don Attilio Negrisolo è stato un devoto di Padre Pio fin dalla prima ora. Ebbe la fortuna di incontrarlo quando ancora era giovane seminarista a Padova. Fu una grazia che lo segnò profondamente, fino a determinare tutta la sua vita. Padre Pio fu il suo confessore, il suo maestro e il suo direttore spirituale. Egli, da parte sua, fu attivo e fervente promotore dei gruppi di preghiera, ardente predicatore di corsi di esercizi spirituali, instancabile direttore di anime e ministro indefesso del sacramento della penitenza. Come Padre Pio fu l'immagine vivente di Cristo sofferente per amore degli uomini, così don Attilio fu immagine di Padre Pio nel cammino della sofferenza, accettata con fede e amore.
Dani.mari
Si può scaricare il libretto di don Tomaselli sulla Madonna che avete pubblicato qualche anno fa? Grazie mille e buon mese mariano.
Tempi di Maria
Forse intendeva questo? "Mese di Maggio" di Don G.Tomaselli
Tempi di Maria
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VIVAGESÙEMARIA