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Telebene la Televisione Spirituale Cristiana. Vivere la Speranza 9 aprile 2024: CRISTO È RISORTO: le prove della risurrezione Come ha scritto James D.G. Dunn nella sua opera Gli albori del Cristianesimo,Altro
Telebene la Televisione Spirituale Cristiana. Vivere la Speranza 9 aprile 2024: CRISTO È RISORTO: le prove della risurrezione

Come ha scritto James D.G. Dunn nella sua opera Gli albori del Cristianesimo, “Si può fare tranquillamente e fermamente la seguente affermazione storica: nessun cristianesimo senza risurrezione di Gesù. Come Gesù è l’unico grande «presupposto» del cristianesimo, così lo è anche la risurrezione di Gesù. Fermarsi a prima della risurrezione di Gesù avrebbe significato finirla lì”[1]. I Vangeli stessi videro palesemente nella risurrezione di Gesù l’acme della loro narrazione del Gesù ricordato. Che gli evangelisti abbiano inserito la risurrezione nei loro racconti della missione di Gesù sta a ricordare che essi consideravano l’intera vita di Gesù alla luce di questo acme”[2].
A dimostrazione dell’Evento della risurrezione di Gesù, c’è un dato di fatto inoppugnabile: nelle prime decadi del cristianesimo non si ha memoria di alcuna tomba che sia stata venerata come luogo del riposo di Gesù. L’evangelista Luca, che condivide con Giovanni la concezione propriamente fisica del corpo risorto di Gesù[3], quando racconta gli inizi del cristianesimo a Gerusalemme, non accenna mai a un culto o a preghiere sul luogo della sepoltura di Gesù[4].
Neanche l’apostolo Paolo fa mai pensare che una delle ragioni per visitare Gerusalemme possa essere di unirsi alla venerazione legata alla tomba di Gesù. Ciò è davvero singolare, perché ancora oggi, in Israele, vengono mostrati luoghi tombali di profeti e rabbi. Se i primi cristiani non si sono comportati secondo questa tradizione, è perché non credevano che ci fosse una tomba con il corpo di Gesù. “Non potevano venerarne i resti perché non pensavano che ci fossero resti da venerare”[5]. E anche considerando la possibilità che il corpo di Gesù fosse stato sottratto dagli discepoli, essi stessi avrebbero praticato una venerazione clandestina[6].
Insomma, i primi cristiani sapevano dov’era stato collocato il corpo di Gesù, e tale memoria potrebbe essersi conservata fino ai tempi di Costantino, ma non vi prestarono eccessiva attenzione, perché, per quel che li riguardava, il suo sepolcro era vuoto, proprio come ora[7]. Gesù non era e non è nella tomba.

Cosa avvenne nella notte di Pasqua di duemila anni fa? Perché Giovanni, il discepolo amato dal Signore, “vide e credette” di fronte alla tomba vuota di Gesù? Cosa ha visto Giovanni di così clamoroso che sfugge ai nostri occhi di credenti?

Seguiteci attentamente, e vi riveleremo ciò che realmente Giovanni vide nella tomba che ospitava il corpo di Gesù.
Per offrire a tutti voi una riflessione e un approfondimento sull’Evento della Risurrezione di Cristo, considerando anche le nuove esplosive ipotesi formulate negli ultimi decenni, è tornato a trovarci il filosofo e teologo don Massimiliano Del Grosso, parroco di San Lupo (Benevento).

Dopo il video, segue lo spazio dedicato al Vangelo di domenica 14 aprile 2024, III Domenica di Pasqua, comprendente, naturalmente, anche le relative riflessioni di approfondimento.

Quindi, il programma termina con il Terra Santa News, il contenitore di servizi video realizzati dal Christian Media Center di Gerusalemme, Racconta la Terra Santa attraverso la sua storia, la fede, la cultura e l’attualità, ed è inviato a noi ogni settimana dalla Terra di Gesù.

[1] Cfr. James D.G. Dunn, Gli albori del cristianesimo,La memoria di Gesù, 3 L’acme della missione di Gesù, Ed. Paideia, 2006, 880.
[2] Cfr. Cfr. James D.G. Dunn, Gli albori del cristianesimo,La memoria di Gesù, 3 L’acme della missione di Gesù, Ed. Paideia, 2006, 880.

[3] Cfr. Lc 24,39
[4] Cfr. At 2-5.
[5] Cfr. Cfr. James D.G. Dunn, Gli albori del cristianesimo,La memoria di Gesù, 3 L’acme della missione di Gesù, Ed. Paideia, 2006, 892.
[6] Cfr. Cfr. James D.G. Dunn, Gli albori del cristianesimo,La memoria di Gesù, 3 L’acme della missione di Gesù, Ed. Paideia, 2006, 892.
[7] Idem c.s..