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Vescovo tedesco in Perù ritratta sulla "confessione al telefono"

Il vescovo di Caravelí (Perù), Reinhold Nann, ha annullato un "permesso" del 15 marzo, che consentiva di confessare al telefono durante la crisi del coronavirus. Già nel 2002, il Pontificio Consiglio …Altro
Il vescovo di Caravelí (Perù), Reinhold Nann, ha annullato un "permesso" del 15 marzo, che consentiva di confessare al telefono durante la crisi del coronavirus.
Già nel 2002, il Pontificio Consiglio per la Comunicazione Sociale aveva chiarito in "La Chiesa e Internet" che la realtà virtuale non sistituisce la presenza umana, che è necessaria per ricevere un sacramento.
Sembra che Nann non lo sapesse e che avesse bisogno di un chiarimento da parte del Penitenziere Apostolico del Vaticano.
Nann ha fatto notizia a febbraio, quando ha insultato l'arcivescovo Georg Gänswein.
Foto: Reinhold Nann, #newsAjxjtkjvrv
muntcarimell
Se ho letto bene ed è vero quello che ha proposto a S.Marta il "celebrante".....via libera alle "confessioni individuali" ...
Siamo alla fine
giandreoli
Bravo, Mons Reinhold. Era uno dei diversi “coronavirus ecclesiali” che circolano: il “coronavirus di internet”, imparentato col “coronavirus dell’intercomunione” e altri. Ora che si è pentito e ha ritrattato, è guarito. Anche se non tocca a me dirglielo (un semplice fedele), glie lo raccomando ugualmente però: le rimane da fare la quarantena (preghiera e penitenza)!