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Il Cardinale Cupich sul rito romano: "La liturgia era uno spettacolo".

La liturgia di rito romano tradizionale era "più uno spettacolo che la partecipazione attiva di tutti i battezzati", ha scritto il Cardinale di Chicago Blase Cupich, amico di Leone XIV, su VaticanNews.va (21 ottobre).

Ha ripetuto la menzogna secondo cui la riforma liturgica degli anni '60 avrebbe beneficiato della ricerca scientifica sulla liturgia. Secondo lui, ci sono stati adattamenti, introdotti nel corso del tempo, che hanno incorporato elementi provenienti dalle corti imperiali e reali.

"Purificando la liturgia da questi adattamenti, l'obiettivo era quello di permettere alla liturgia di sostenere il rinnovato senso della Chiesa".

Il Cardinale Cupich considera la preoccupazione sociale per i bisognosi come "criterio con cui si giudica l'autenticità delle nostre celebrazioni eucaristiche".

Parlando del Novus Ordo, ha detto che l'Eucaristia è "il luogo della solidarietà con i poveri in un mondo fratturato".

Traduzione AI
8921

Mente perchè i fatti dimostrano il contrario: le chiese che si svuotano, le vocazioni al lumicino, la deriva delle messe "fai da te" scandalose e deviate.

Infatti lui è di quelli contenti e soddisfatti di questi risultati infernali...

Questa si che piace a tempi-cupich...

poveraccio...

lamprotes

Evidentemente questo uomo pensa di leggere nelle coscienze dei partecipanti alle liturgie tradizionali. Che ne sa lui? Può essere che le persone siano visitate da Dio e siano in intimità divina. La presunzione di questi prelati è sconfinata!

Lui preferisce i gheipraid come spettacolo, ci si sente più attivo e a suo agio.
Magari ci rimanesse, invece di venire a fare il finto cardinale...