Francesco I
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IL RITORNO DEL PCI - Lo Straniero

A volte ritornano e – leggendo ieri, sulla “Stampa”, l’ennesima intervista al compagno Goffredo Bettini (stratega di Zingaretti e leader ombra del Pd) – in effetti appariva evidente: è tornato il Pci. Sotto mentite spoglie, ma è tornato.
Nell’aria c’è molto più che la sola operazione nostalgia partita da qualche settimana (con libri, articoli e iniziative varie) in vista del 100° anniversario della fondazione (21 gennaio 1921).
Non mi riferisco neanche all’ideologia, di cui semmai è custode fedele Marco Rizzo, segretario di un altro “Partito Comunista” ridotto ai minimi termini, ma coerente col marxismo-leninismo.
No, il Pci è tornato nella sua essenza, che non è l’ideologia e neanche “il popolo” (quello lo hanno perduto negli ultimi 30 anni promuovendo – per accreditarsi con l’Ue – tutte le politiche più antisociali dell’epoca dell’euro).
L’essenza vera del Pci e del comunismo, a qualunque latitudine, è sempre stata la Nomenklatura (per citare il celebre libro di Michael Voslensky). Il Pci, tramutandosi in Pd, ha perso il popolo e l’ideologia, ma è sopravvissuta la Nomenklatura e quella resta sempre al potere malgrado il popolo e malgrado l’ideologia.
La Nomenklatura – nella storia del comunismo mondiale – è una casta che professa la religione del potere e si autoassegna la missione di decidere cosa è bene per il popolo. Nel caso italiano bisognerebbe rileggere le “Note sul Machiavelli” di Gramsci

Dunque si diceva dell’intervista di ieri di Bettini.
È impressionante come il partito che egli rappresenta sia al minimo storico (elezioni 2018), ma al massimo del potere. Dà quasi l’impressione di avere i “pieni poteri”(quantomeno ambisce ad averli).
In questi giorni, per esempio, dal Pd invadono pure le prerogative del Presidente Mattarella sostenendo che se c’è la crisi di governo si va alle elezioni (il vicesegretario dem Andrea Orlando: “Se cade questo governo la strada è quella delle urne”).
Lo ripetono per far paura a Renzi e infatti ieri anche Bettini lo ha detto. Egli spinge pure Conte a fare un suo partito per allearsi col Pd alle elezioni (titolo della “Stampa” alla sua intervista: “Se cade il governo non si ricuce più. Pd-5S al voto con un partito di Conte”).
Anche questo “inventarsi” partitelli di “compagni di strada” è nello stile tipicamente comunista (poi se li annettono come hanno fatto con la sinistra dc).
Un altro tratto comunista delle interviste di Bettini è l’autoapprovazione (“il governo ha lavorato bene”, “abbiamo salvato l’Italia”) che suona grottesca nel momento in cui siamo ai primi posti fra i paesi europei più devastati dalla pandemia (per numero di morti e danni economici).
La propaganda cancella la realtà nella mentalità dei compagni: i capi dei regimi dell’Est europeo vantavano gli strepitosi successi dei loro regimi mentre nella realtà dominavano devastazione e miseria.
Inoltre i comunisti dimenticano sempre che il voto ai governi devono darlo gli elettori. Loro – secondo il noto epigramma di Brecht – tendono invece a rovesciare questa normalità democratica, comportandosi come nomenklature che danno la pagella agli elettori. E pretendono di essere i soli abilitati a governare.
Bettini, per esempio, sentenzia che il centrodestra italiano è “illiberale” (lo dice lui che è stato dirigente nel Partito comunista al tempo di Breznev e non è mai diventato anticomunista).
Alla sudditanza a Mosca, il nuovo Pci chiamato Pd, ha sostituito la sudditanza a Berlino (si vada a leggere l’episodio di Padoan con Schäuble raccontato nel libro di Yanis Varoufakis).
Ma conservano un debole per il rosso antico, specialmente oggi che c’è un comunismo vincente e ruggente a cui guardare, quello cinese, il quale coltiva l’ambizione di una egemonia mondiale (del resto pure la Germania guarda alla Cina). Hanno la sensazione di una rivincita sulla storia.

È specialmente Massimo D’Alema ad elogiare la Cina (anche nel suo ultimo libro). In una recente intervista al “Corriere della sera” – intitolata “Ora a sinistra serve un partito nuovo. E con un po’ del Pci” – l’intervistatore Antonio Polito ricorda che D’Alema “è anche consulente dei think tank organizzati intorno alla ‘Silk Road Initiative’ del governo cinese, e molto assiduo a Pechino”.
Polito (che viene dall’Unità) c’informa che il prossimo numero della rivista di D’Alema “Italianieuropei” si occuperà anche del Pci a cent’anni dalla nascita, “non per caso – ci fa sapere Polito – D’Alema tiene ancora nel suo ufficio, seppur pudicamente poggiato per terra, un ritratto del ‘piccolo padre’, Josif Stalin”.
Chissà che sarebbe successo se Salvini, Meloni o Berlusconi avessero avuto nel loro ufficio il ritratto di un sanguinario tiranno del Novecento…
Ma un tale “dettaglio”, sul “Corriere”, per D’Alema, passa come una simpatica nota di colore. A proposito del quotidiano milanese: pare che Walter Veltroni stia per diventare direttore editoriale del “Corriere”. Lui, di certo, non tiene in ufficio il ritratto di Stalin. In ogni caso Veltroni e D’Alema erano i due giovani campioni partoriti dal Pci di Berlinguer. E siamo ancora lì: al Pci.
Antonio Socci

Da “Libero”, 28 dicembre 2020

antoniosocci.com
N.S.dellaGuardia
Se non avessero centinaia di milioni di morti sulla coscienza farebbero solo vomitare...
Andassero a nascondersi! Invece ancora pontificano...
rgiancarlo
Una curiosità sulla quale Polito avrebbe potuto ragguagliarci, è che se in questo lasso di tempo Massimo si è battezzato? perchè molti anni fa in televisione andava orgoglioso che i suoi genitori non l'avevano battezzato, gli saremo grati se ce lo facesse sapere. Il tempo scorre più veloce e Josif Stalin è già stato giudicato. Importante per lui è il certificato battesimale, se no saranno veri …Altro
Una curiosità sulla quale Polito avrebbe potuto ragguagliarci, è che se in questo lasso di tempo Massimo si è battezzato? perchè molti anni fa in televisione andava orgoglioso che i suoi genitori non l'avevano battezzato, gli saremo grati se ce lo facesse sapere. Il tempo scorre più veloce e Josif Stalin è già stato giudicato. Importante per lui è il certificato battesimale, se no saranno veri compagni per sempre
fidelis eternis
Da chiesaepostconcilio.blogspot.com/…ere-con-il-virus-la-crisi.html, un commento significativo :
“Una volta capito che tutto questo circo è stato creato ad arte con l’obiettivo di forzare tutti ad una vaccinazione obbligatoria annuale, senza la quale non potremo più esercitare la nostra professione, mandare a scuola i nostri figli o semplicemente prendere un aereo o un treno... e preso atto …Altro
Da chiesaepostconcilio.blogspot.com/…ere-con-il-virus-la-crisi.html, un commento significativo :

“Una volta capito che tutto questo circo è stato creato ad arte con l’obiettivo di forzare tutti ad una vaccinazione obbligatoria annuale, senza la quale non potremo più esercitare la nostra professione, mandare a scuola i nostri figli o semplicemente prendere un aereo o un treno... e preso atto della totale complicità in questo sfacelo di politici corrotti, giornalisti prezzolati, medici servi e pecore obbedienti... le soluzioni che restano a noi persone “normali” ma attente ai nostri diritti costituzionali, sono poche.

La prima è combattere a testa alta, perseguendo le vie legali, democratiche, civili a nostra disposizione.
Che è ciò che abbiamo fatto in questi mesi, pagando di persona subendo provvedimenti disciplinari o multe e sanzioni a vario titolo.
Con risultati però vicini allo zero. Perché quando vinci ben quattro ricorsi al TAR contro l’obbligatorietà vaccinale e per la trasparenza delle decisioni governative o del comitato tecnico scientifico, ma nessuna TV o quotidiano nazionale ne dà notizia, capisci che stai perdendo, e che l’unica via sarebbe quella di una rivolta di piazza non più civile, democratica o legale.
Ma capisci anche che probabilmente questo è proprio ciò che vogliono, e che se ti presti al gioco anche le ultime minime riserve costituzionali (già duramente calpestate dagli assurdi DPCM) andrebbero a cadere, accelerando il processo di lesione dei nostri diritti.

La seconda via è invece quella di comportarsi come se non esistessero.
Vivere giorno per giorno continuando a fare progetti, ad amare, a piantare alberi, a ristrutturare casa, a investire sui propri figli e sulle proprie conoscenze, a comprare libri, a fare corsi... e dove e quando si può abbracciarsi e guardarsi in faccia. Può essere che in questo contesto la forza di milioni di persone che non hanno più paura di vivere (e di morire), e che non perdono ore a cercare di capire tra cervellotici decreti se il 27/12 il ragazzo quindicenne potrà o meno andare a trovare i nonni fuori comune, possa essere più potente di tante vittorie legali.
Potremmo chiamarla la “forza dell’indifferenza”.
Una forza che nasce dal non dare più valore al loro circo mediatico.
Il Bullo, il prepotente di turno, non si umilia menandolo più forte. Lo si riporta al suo misero livello restando indifferenti alle sue sciocche provocazioni. Rendendolo così ridicolo.
Noi siamo ancora vivi, loro sono già morti. Morti dentro, poiché desiderano un mondo senza vita, senza abbracci, senza sorrisi, senza amicizie, senza socialità, senza condivisione, senza amore.

Se dovremo morire, moriremo. Ma a loro, di noi, non resterà nulla. Che restino con i loro amati delatori, i loro giornalisti schiavi e i loro ignobili e deliranti decretini settimanali, schiacciati dalla paura della morte. A che serve vivere se sei già morto dentro?
Noi saremo altrove, abbracciati, ad amarci intensamente godendo della VITA.
Non siamo soli.
Siamo in tanti.
Ce la faremo.”

Dott. Luca Speciani
29 dicembre 2020 22:33


4 ricorsi al TAR vinti, ma TV e stampa “mainstraeam” si guardano bene dall’informarne il grande pubblico: razza di pennivendoli e di mezzibusti pappagalli (cioè lettori di veline governative…). Siamo come ai tempi del Min.Cul.Pop. (propaganda fascista), di Joseph Goebbels (capo della propaganda nazista), della Pravda e della Tass, dell’Unità e di Vie Nuove (rivista patinata di propaganda del PCI di Longo e Togliatti): pennivendoli e mezzobusti di regime sempre pronti a servizio di dittatori ed aspiranti dittatori.
Niente di nuovo sotto il sole, i servi del padrone di turno sono sempre banali e ripetitivi, perciò solo chi è volutamente cieco, sordo e muto può negarlo (loro sì che sono “negazionisti”, negherebbero anche la luce del sole, pur di compiacere i loro padroni)


L’impero della menzogna e le sue armi :

Come contano i morti di Covid in Italia e perché i conteggi ufficiali sono inattendibili:
facebook.com/…swwwfacebook/2931318330316685/
twitter.com/…vana/status/133563270344680243
(12 sec)

Come ti spacciano per certezza scientifica l’assoluta inattendibilità sperimentale:

facebook.com/…attendibilità/128606845647840/

La voce dei dissidenti :

43.000 (quarantatremila, si avete capito bene) medici e scienziati di medicina hanno oramai firmato la Grande Dichiarazione di Barrington, che contesta – sulla base di fatti oggettivi verificabili da chiunque – la narrazione Covid. Non contestano l’esistenza del virus, bensì i lockdown (non hanno alcun senso, anzi) e le decisioni dei governi.
ogginotizie.info/…a-dichiarazione-di-barrington/
Rafforzamento del sistema immunitario (che i media mainstream al servizio del potere non vogliono far conoscere alla popolazione) :
Dottor FRANCO TRINCA - Biologo Nutrizionista, specializzato in Scienze dellAlimentanzione