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Cardinale Scola spiega a Francesco che i divorziati risposati non possono ricevere la Comunione

Il fatto che i Cattolici divorziati e risposati non possano ricevere la Comunione a meno che non vivano in completa castità non è una punizione che si possa togliere o ridurre. Piuttosto, è "inerente al carattere proprio del matrimonio Cristiano", dichiara l'ex cardinale di Milano Angelo Scola, 77, nella sua nuova autobiografia-intervista.

Scola dice di aver ricordato a Francesco questo insegnamento in un'udienza privata [ma Francesco non ha ascoltato].

Scola è stato presidente dell'Istituto Romano per la Famiglia che Francesco ha distrutto nel settembre 2017 dopo che questo aveva criticato i suoi piani di "consentire" di fatto il divorzio per coppie sposate validamente.

Secondo voci, Scola ha ricevuto la maggior parte dei voti al primo scrutinio nel conclave del 2013. Da allora, Francesco ha sempre mostrato pubblicamente il suo disprezzo per Scola.

Foto: © Mazur/catholicnews.org.uk CC BY-NC-SA, #newsKbcruovttv
Spada
@solosole non mi è molto chiara la sua affermazione: "comunicato di congratulazioni alla diocesi di Milano e di cosa sia successo immediatamente dopo".
padrepasquale
Parlare di "pubblico disprezzo" da parte di Papa Francesco per Scola è calunnia; una affermazione che non costruisce l'unità della Chiesa, ma la lacera.
Sul Golghota
Già il fatto che qualcuno debba spiegare il Vangelo a quello che dovrebbe essere un papa ... la dice lunga!!!
lucchetta.p
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
solosole
Scola parlasse anche del falso conclave e delle dinamiche che portarono alla sua elezione a pontefice con tanto di comunicato di congratulazioni alla diocesi di Milano e di cosa sia successo immediatamente dopo
Sempliciotto
Bergoglio risponde a Scola, altro dichiarato nemico della rivoluzione:
"Il capo sono io,
o meglio,
IO SONO".