Paura della morte sociale?”
«Qualcuno ha acutamente osservato che il successo della cosiddetta campagna vaccinale non è dovuto tanto alla paura di morire, quanto a quella di essere completamente esclusi dalla vita sociale.
Con una completa rimozione della trascendenza, in realtà, è impossibile che l’uomo si pacifichi e trovi un significato al proprio esistere, dato che ha dimenticato la sua …Altro
Paura della morte sociale?”

«Qualcuno ha acutamente osservato che il successo della cosiddetta campagna vaccinale non è dovuto tanto alla paura di morire, quanto a quella di essere completamente esclusi dalla vita sociale.

Con una completa rimozione della trascendenza, in realtà, è impossibile che l’uomo si pacifichi e trovi un significato al proprio esistere, dato che ha dimenticato la sua origine e tolto dall’orizzonte il suo fine ultimo.

La percezione della sua identità, privata della base metafisica, si dissolve nel bisogno di appartenenza ad un gruppo, senza la quale pensa di non poter sussistere.

In tale temperie culturale,
l’esclusione sociale appare come il peggiore dei mali possibili, dato che le persone sono divenute incapaci di vivere in modo autonomo e non possono più fare a meno di un ambiente con cui stare costantemente connessi, anche solo digitalmente.

Non è difficile comprendere come, in una condizione di tale immaturità e mancanza di autonomia,
la semplice evenienza di rimanere tagliati fuori dalla vita di società sia in grado di scatenare ansie e angosce insopportabili.

Un salutare timore, deve pungolare ogni uomo
ragionevole, a maggior ragione se ha la fede: non quello della morte sociale, bensì quello della morte improvvisa e del giudizio divino. È la carità che ci spinge a rammentarlo. »
Don Elia

La scure

Paura della morte sociale? Qualcuno ha acutamente osservato che il successo della cosiddetta campagna vaccinale non è dovuto tanto alla paura di morire, quanto a quella di essere completamente …