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Non si tratta più dell'innocenza o meno, ma dell'esclusione da Opus Dei

L'avvocato di José María Martínez, il docente di Opus Dei vittima di false accuse di abusi, ha incontrato il 13 novembre il vescovo José Antonio Satué, 55, di Teruel, che giudica il caso (JoseMariaMartinezGaztelueta.com, 24 novembre).

• Satué ha cambiato le regole: considera Martínez semplicemente “colpevole” e vuole espellerlo da Opus Dei.

• La domanda del perché di questo cambiamento rimane senza risposta, il che costituisce un abuso di potere.

• Martínez: “Dato che la legge canonica non può condannarmi, ora si inventa una nuova procedura per farmi condannare da Opus Dei."

• Satué ha ignorato la decisione presa dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 2015, che ha giudicato Martínez innocente (“Ciò che poteva essere in mio favore è stato eliminato”).

• Satué rifiuta di condividere il testo che contiene le accuse [confutate] mosse da Juan Cuatrecasas contro Martínez.

• L'avvocato di Martínez ha potuto copiare solo a mano (sic) il decreto di Francesco dell'agosto 2022 e le accuse.

• Solo una parte delle prove sono state consegnate a Martínez, proprio come dal tribunale Bizkaia, poi annullato in gran parte dalla Corte Suprema.

• Dopo aver passato 2000 pagine (!), è stato proposto un incontro nel giro di una settimana, sembra per non dare alla difesa il tempo di prepararsi.

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