Assolto: "Non dobbiamo essere d'accordo con tutto ciò che fa Francesco" – Cardinale Pell
Pell era stato condannato nel febbraio 2019 da un tribunale farsa a Melbourne, anche se l'accusatore aveva cambiato la sua storia falsa per ben 24 volte (!). Il cardinale era stato accusato di avere "stuprato" un minorenne in una sagrestia [affollata!] dopo la Messa. L'Alta Corte Australiana lo ha assolto finalmente nell'aprile 2020.
In prigione, Pell ha ricevuto dei messaggi da Francesco: "La nostra relazione è molto cordiale". Tuttavia, di fronte all'insostenibile a sul fatto che le convinzioni di Pell divergano da quelle di Francesco, Pell ha risposto solo “hmhm” annuendo leggermente e aggiungendo che "il Papa è a capo della Chiesa e merita rispetto, ma non dobbiamo sempre essere d'accordo con tutto ciò che fa."
Per Pell, l'Amoris Laetitia di Francesco sulla Comunione agli adulteri è "poco chiara e ambigua" anche se Francesco ne ha chiarito perfettamente il significato. Pell pensa che Francesco affermerebbe [falsamente] di non aver cambiato nulla.
Pell ricorda che la Segreteria di Stato, allora guidata da Parolin e Becciu, era "particolarmente scontenta" quando lui è stato incaricato di riformare le finanze del Vaticano, nel 2014, perché non volevano che venissero esposti i casi di corruzione, incompetenza e spreco.
Pell rivela che ci sono altri casi, oltre all'edificio a Londra, che forse non verranno mai alla luce e che la Segreteria di Stato aveva "solo importi limitati di denaro" ma che l'ha perso in gran parte. Pell dice che è "molto strano" che Becciu [suo nemico] sia stato punito con l'eliminazione di ogni diritto di cardinale, pur non avendo subito mai un processo equo.
Facendo riferimento agli slogan su "clericalismo" e "arroganza", Pell ha detto che in tantissimi posti “la gerarchia della Chiesa non è arrogante, ma timida e codarda.”
“Il clero è molto meno arrogante di alcuni politici o imprenditori [e dei laici nella Chiesa]," aggiunge Pell.
Foto: George Pell, © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsQsrhaviktu
