Il politicamente corretto e la schiettezza cristiana

Oramai l’Occidente europeo sta morendo, narcotizzato da molte droghe culturali. Tra esse si è imposto da qualche decennio il “politicamente corretto”, ossia quell’atteggiamento per cui nessuno dev’essere giudicato quanto, piuttosto, apprezzato positivamente.
Il Cristianesimo non ha conosciuto alcun “politicamente corretto”, sia perché si è sviluppato in un’era in cui tale invenzione non esisteva, sia perché il suo fine è la salvezza dell’umanità decaduta, ossia ammalata da molteplici passioni. Cristo è l’esempio dell’uomo al di sopra di tali passioni al quale il semplice cristiano sa di poter tendere. Ma, perciò stesso, ha bisogno d'individuare qualsiasi situazione di decadimento attorno a sé chiamandola con il suo nome, non per discriminare ma per definire. Similmente, l’ammalato non va dal medico per essere discriminato in quanto tale ma per individuare la sua malattia e poter guarire. Perciò, il medico distingue chiaramente tra la persona che visita e la malattia da essa …Altro

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Conosco tale pensiero e ho sufficiente libertà per poterlo ammettere. Inutile dire che, se il modo vaticano odierno di pensare continua ancora per qualche decennio, sarà inevitabile lo scisma tra chi la pensa tradizionalmente e questi falsi rappresentanti ecclesiastici.

Lo scisma c'è, è solo necessario ufficializzarlo, ma non abbiamo vescovi cardinali clero , consacrati e consacrate validi, nel senso di cattolici autentici, che si oppongano , senza badare a spese.
Restano come mummie, mentre la Chiesa viene distrutta, senza sosta e senza soluzione di continuità.
Anche i fedeli laici, dei buoni a nulla , ad aspettare la manna dal Cielo.