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Perché la Chiesa [ufficiale] soffre di claustrofobia?

La vita di preghiera, nella contemplazione del mistero divino e per la riparazione dei peccati del mondo, è un tesoro grande, conservato in monasteri dalla vita millenaria, ma ora questo tesoro è in pericolo, e non per un attacco dall’esterno, ma per iniziativa della stessa gerarchia cattolica.

L’attacco arriva dalla costituzione apostolica Vultum Dei quaerere e dall’istruzione applicativa Cor orans, un apparato normativo che minaccia l’autonomia dei monasteri, indebolisce la loro indipendenza e, con la scusa dell’aggiornamento e della formazione, mette in discussione l’idea stessa di isolamento e di vita di clausura.

Ma perché questa “claustrofobia” da parte della Chiesa?

Perché mortificare la scelta di chi consacra la propria vita alla preghiera nel nascondimento?

Dietro s’intravvede un’idea di spiritualità tutta orizzontale, tutta giocata nel sociale, incapace di scorgere la bellezza e la grandezza di una relazione esclusiva con Dio.

Una situazione grave che in Claustrofobia. La vita contemplativa e le sue (d)istruzioni Aldo Maria Valli descrive mettendone in luce i contenuti più letali per la fede e la Chiesa stessa.

Aldo Maria Valli(2019), Claustrofobia. La vita contemplativa e le su (d)istruzioni. Hong Kong: Chorabooks.
EBook (formato Kindle) Euro 3,99
ISBN 9789887896821
EBook (formato Epub) Euro 3,99
ISBN 9789887896869
Cartaceo Euro 8,99
ISBN 9789887896838

Disponibilità: immediata su tutti i negozi amazon in formato kindle e cartaceo e su oltre 100 negozi online in formato Epub (Feltrinelli, Rizzoli, Mondadori, hoepli, Book republic, Libreria universitaria, San Paolo store, Il fatto quotidiano, Il giardino dei libri, Google play, Ibooks store, Kobobooks, Tolino, Casa del libro, Bajalibros, Nookstore, Weltbild, El corte inglés, Barnes and Nobles etc.)

Aldo Maria Valli, giornalista e scrittore, è da anni affermato vaticanista. Nel suo blog Duc in altum (tra i più frequentati e autorevoli) è impegnato da tempo a difesa della tradizione cattolica, della retta dottrina e della corretta liturgia, contro le ambiguità di un magistero segnato dal neo-modernismo e da cedimenti alla mentalità del mondo.
Tra i suoi libri più diffusi 266. Jorge Mario Bergoglio Franciscus PP, Come la Chiesa finìe Il caso Viganò. Per Chorabooks ha già pubblicato Uno sguardo nella notte. Ripensando Benedetto XVIe Sradicati (con Aurelio Porfiri).

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Sommario

L’ultima battaglia
Introduzione
Qualcuno vuole liquidare il monachesimo?
Se nel nome del rinnovamento si distrugge la vita contemplativa
Con lo sguardo rivolto al mondo, non a Dio
Dal “quaerere Deum” all’aggiornamento. Senza rispetto per le contemplative
Lettera ad una claustrata (Cesare Baronio)
Nel silenzio, nella solitudine, in un’orazione che non termina mai
giandreoli
Condivido l'interrogativo dell'articolista e le possibili spiegazioni che ne da anche nel libro. Provo a esprimere un mio pensiero che so condiviso da un'amica, monaca di clausura, tra l'altro giovane, che non ama per nulla sentirsi definire "tradizionalista". La Chiesa soffre di claustrofobia perché ha emarginato la necessaria priorità della vita nella grazia santificante e dei mezzi necessari …Altro
Condivido l'interrogativo dell'articolista e le possibili spiegazioni che ne da anche nel libro. Provo a esprimere un mio pensiero che so condiviso da un'amica, monaca di clausura, tra l'altro giovane, che non ama per nulla sentirsi definire "tradizionalista". La Chiesa soffre di claustrofobia perché ha emarginato la necessaria priorità della vita nella grazia santificante e dei mezzi necessari per coltivarla, illudendosi invece di potersi rinnovare attraverso nuove interpretazioni teologiche, nuovi principi morali, nuova liturgia e catechesi, nuovi progetti pastorali. Da diversi anni, i Pastori e i Sacerdoti si dedicano sempre meno (ed educano sempre meno) alla solitudine e al silenzio essenziali alla preghiera, all'incontro vivo e reale con Cristo nei sacramenti, all'adorazione eucaristica. Ritengono prioritario l' "uscire dalla chiesa" (o il trasformarla in pizzeria...), il costruire ponti e dialoghi col mondo, promuovere l'inclusione, dedicarsi alla pastorale detta appunto "della strada". Ma ciò che non ha la sorgente in Cristo è semplice solidarietà umana, non la Sua Carità che trabocca da noi. Perdendo il contatto con la Sorgente, la Chiesa è divenuta come un fiume che si va inaridendo, una spiga che non attinge la sua Vita dal Seme, un tralcio che non riceve più la Linfa dalla Vite. Buona Pasqua.
alda luisa corsini
Grazie! Buona Pasqua anche a Lei.