Che cosa deve accadere ancora in questa Chiesa?
Il Sinodo sull’Amazzonia, con una maggioranza dei 2/3 dei padri sinodali (185), decide, in sintesi:
il rito amazzonico;
la teologia dal volto amazzonico;
l’ordinazione sacerdotale di "uomini idonei e riconosciuti dalla comunità", che siano però diaconi permanenti e quindi ricevano una "formazione adeguata per il presbiterato", potendo avere una famiglia "legittimamente costituita e stabile", per sostenere la vita della comunità cristiana predicando la Parola e celebrando i Sacramenti nelle aree più remote della regione amazzonica. Si aggiunge:: "A questo proposito, alcuni si sono espressi a favore di un approccio universale all'argomento".
Viene "sollecitato" il diaconato permanente per le donne.
Con la scusa che il Sinodo ha natura consultiva e che Bergoglio, nel suo intervento finale, ha detto che scriverà un’Esortazione Apostolica (si pensa nel 2020), alcuni sostengono che nulla cambia.
Intanto, la statuetta della dea pagana “assisterà” alla Santa Messa che sarà celebrata oggi a San Pietro.
Io penso che il Cielo attenda una risposta. Le ammonizioni sono tutte arrivate e sono contenute nella Sacra Scrittura e nei messaggi della Santa Vergine Maria. Mi riferisco, in particolare, a La Salette, a Fatima, alle Tre Fontane.
Coloro che hanno conservato la fede in questa situazione di ambiguità, di apostasia e di eresia ormai conclamata – che non appartiene agli ultimi 6 anni di Bergoglio, ma deriva da un lavoro di distruzione della Chiesa che la Massoneria ha svolto per alcuni secoli – non possono attendere oltre.
Allora, mi chiedo le medesime cose che si chiedeva Mario Palmaro qualche settimana prima di morire, nel 2014:
“Io voglio capire che cosa deve ancora accadere in questa Chiesa perché i cattolici si alzino, una buona volta, in piedi. Si alzino in piedi e si mettano a gridare dai tetti tutta la loro indignazione. Attenzione: io mi rivolgo ai singoli cattolici. Non alle associazioni, alle conventicole, ai movimenti, alle sette che da anni stanno cercando di amministrare conto terzi i cervelli dei fedeli, dettando la linea agli adepti. Che mi sembrano messi tutti sotto tutela come dei minus habens, eterodiretti da figure più o meno carismatiche e più o meno affidabili. No, no: qui io faccio appello alle coscienze dei singoli, al loro cuore, alla loro fede, alla loro virilità. Prima che sia troppo tardi”.
Queste considerazioni, che furono accolte con sufficienza - per usare un eufemismo - da chi allora "non vedeva", erano profetiche. Uomini come Mario Palmaro, oggi, non ce ne sono.
A lui dedico un'Ave Maria:
"Ave, Maria, grátia plena,
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostrae".
Perchè da lassù, in Paradiso, dove certamente si trova, Mario parli alle coscienze dei laici, dei sacerdoti, dei vescovi e dei cardinali fedeli alla Parola di Dio, per combattere, rimanendo nella Chiesa, con i mezzi che Egli ha dato a coloro che ama, quest'abominio della desolazione.
Chi vuole sostenere la mia attività, utilizzi:
• PAYPAL a questo link www.paypal.me/PQUINTO1 oppure
• effettui un bonifico sul CONTO POSTE PAY intestato Pasquale Quinto (è il mio nome sui documenti) IBAN IT 54 Y 36081 0513820 1764601769 - Codice BIC/SWIFT PPAYITR1XXX (per i versamenti dall'estero)
il rito amazzonico;
la teologia dal volto amazzonico;
l’ordinazione sacerdotale di "uomini idonei e riconosciuti dalla comunità", che siano però diaconi permanenti e quindi ricevano una "formazione adeguata per il presbiterato", potendo avere una famiglia "legittimamente costituita e stabile", per sostenere la vita della comunità cristiana predicando la Parola e celebrando i Sacramenti nelle aree più remote della regione amazzonica. Si aggiunge:: "A questo proposito, alcuni si sono espressi a favore di un approccio universale all'argomento".
Viene "sollecitato" il diaconato permanente per le donne.
Con la scusa che il Sinodo ha natura consultiva e che Bergoglio, nel suo intervento finale, ha detto che scriverà un’Esortazione Apostolica (si pensa nel 2020), alcuni sostengono che nulla cambia.
Intanto, la statuetta della dea pagana “assisterà” alla Santa Messa che sarà celebrata oggi a San Pietro.
Io penso che il Cielo attenda una risposta. Le ammonizioni sono tutte arrivate e sono contenute nella Sacra Scrittura e nei messaggi della Santa Vergine Maria. Mi riferisco, in particolare, a La Salette, a Fatima, alle Tre Fontane.
Coloro che hanno conservato la fede in questa situazione di ambiguità, di apostasia e di eresia ormai conclamata – che non appartiene agli ultimi 6 anni di Bergoglio, ma deriva da un lavoro di distruzione della Chiesa che la Massoneria ha svolto per alcuni secoli – non possono attendere oltre.
Allora, mi chiedo le medesime cose che si chiedeva Mario Palmaro qualche settimana prima di morire, nel 2014:
“Io voglio capire che cosa deve ancora accadere in questa Chiesa perché i cattolici si alzino, una buona volta, in piedi. Si alzino in piedi e si mettano a gridare dai tetti tutta la loro indignazione. Attenzione: io mi rivolgo ai singoli cattolici. Non alle associazioni, alle conventicole, ai movimenti, alle sette che da anni stanno cercando di amministrare conto terzi i cervelli dei fedeli, dettando la linea agli adepti. Che mi sembrano messi tutti sotto tutela come dei minus habens, eterodiretti da figure più o meno carismatiche e più o meno affidabili. No, no: qui io faccio appello alle coscienze dei singoli, al loro cuore, alla loro fede, alla loro virilità. Prima che sia troppo tardi”.
Queste considerazioni, che furono accolte con sufficienza - per usare un eufemismo - da chi allora "non vedeva", erano profetiche. Uomini come Mario Palmaro, oggi, non ce ne sono.
A lui dedico un'Ave Maria:
"Ave, Maria, grátia plena,
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostrae".
Perchè da lassù, in Paradiso, dove certamente si trova, Mario parli alle coscienze dei laici, dei sacerdoti, dei vescovi e dei cardinali fedeli alla Parola di Dio, per combattere, rimanendo nella Chiesa, con i mezzi che Egli ha dato a coloro che ama, quest'abominio della desolazione.
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