Francesco I
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Mons. Viganò, il complotto e San Francesco Bergoglio

di Giuliano Zoroddu
Le dure parole di Viganò sulla efebofilia nel clero americano, com’era prevedibile, hanno smosso in un modo o nell’altro il tristemente accidentato panorama ecclesiale. C’è chi invita a un silenzio di riflessione e studio, come il Bergoglio Volante (la loquacità, come di incanto, ad alta quota sparisce); c’è chi (un po’ ingiustamente) getta la croce delle responsabilità tutta sulle spalle di Francesco; c’è chi, come noi di Radio Spada, coglie la portata delle dichiarazioni di Viganò, il quale «rade moralmente al suolo – citando nomi, cognomi, luoghi e date – non solo la “chiesa bergogliana” ma l’intera “chiesa (post)conciliare”» (così scriveva Miguel in un articolo apparso ieri sul nostro sito). Poi c’è l’informazione mondana e modernista, specialmente italiana. Riporta la notizia, ma niente articoli scioccati sull’ennesima turpitudine dei preti ipocriti che ci fanno la morale su tutto, che non vogliono il divorzio, l’aborto, le unioni gay, l’eutanasia e le altre conquiste della moderna (in)civiltà, e che poi compiono, di nascosto, le peggiori efferatezze.

Solo accuse contro l’oscuro Viganò, mosso da iper-tradizionalisti burattinai, corvo malefico e orditore di trame contro il buon Bergoglio. Particolarmente irato si presenta, per esempio, l’articolo – più propriamente “sbroccamento” – del Melloni, uno dei guru del modernismo nostrano, sul «Corriere della Sera». Se Viganò fosse parte effettivamente di mene “golpistiche”, i suoi accusatori, con le loro reazioni, avrebbero abboccato all’amo!

Ma lasciamo i complotti e torniamo a ciò che effettivamente è sotto il cielo. Partendo dal presupposto che questa “bomba” necessita della divulgazione da parte della stampa estera per non scoppiare come una bolla di sapone, notiamo come, almeno per ora, la stampa del mondo (quello che, secondo il Vangelo, ha Satana per principe e per rettori i demoni) si erga a difesa di Francesco. E non potrebbe essere altrimenti: i bardi della sovversione non devono screditare i loro cappellani, coloro che coccolano con la falsa misericordia, che sono intervenuti anche nelle ultime ore per sbloccare la questione della nave “Diciotti” e ribadire ancora una volta – anche con la minaccia di uno sciopero della fame in stile Pannella – il domma immigrazionista.

I media (e chi li gestisce) godono nell’avere a capo delle gerarchie ecclesiastiche persone che cambiano la religione a partire dalle voglie, dagli ondivaghi sensi degli uomini, l’esatto contrario di quanto in pieno Rinascimento tuonava Egidio da Viterbo: «Gli uomini devono essere cambiati dalla religione, e non la religione dagli uomini». Tuttavia il mondo solitamente è fallace e sleale, per cui, se per varie ragioni – magari un rilancio estero della notizia o un interessamento maggiore da parte del pubblico -, esso dovesse venire meno, risorgerebbe l’odio contro i preti e la Chiesa, e tutto crollerebbe.

E se a crollare fosse la setta modernista, non sarebbe poi tanto male.
Concludendo, imploriamo il Signore, che possa depurare il giardino della sua Santa Chiesa da ogni erba velenosa che l’attossica e che possa abbattere e stritolare tutti i nemici di essa esterni e soprattutto interni.

radiospada.org
Massimo79
Bergoglio non avrà l’assistenza dello Spirito Santo, ma non gli manca di certo l’assistenza delle logge. È tutto un coro di elogi e complimenti.
Francesco I
padrepasquale
@Madre Badessa
La sua ironia sul Papa, che "mostra seri squilibri, ha bisognoso di badante e di assistente sociale", è di pessimo gusto, inaccettabile. Faccio eco a quello che lei ha detto: "Che pena, che triste pena"!