Vorrei ricordare che si tratta di archeologi ebrei, israeliani in particolare, che spesso non sono credenti o lo sono nella misura in cui essere ebrei è una forma di identità più che l'abbraccio di una fede vera e propria. Il ricercatore Maeier considera la storia di Davide e Golia un mito proprio partendo dal fatto che gli archeologi israeliani (come da me osservato recentemente in altro post: nei commenti in Chi è davvero Davide: il capo di una banda di nomadi o un potente sovr…) guardano alla Bibbia con una visione a volo di uccello piuttosto che nella singolarità dei racconti a cui non credono. Ho rimosso il commento di un utente perchè mi sembrava ormai chiaro che non amo le espressioni volgari, tanto più se sono sottolineate da emoticon disgustosi. Non cerco la lusinga per la scelta e la ricerca di argomenti da pubblicare ma non amo le espressioni "forti", non argomentate da discettazioni lucide e sostenute da osservazioni di pancia e istinto.