Usiamo carità per i nemici. Di Danilo Quinto

Quando Giuda si manifesta nel Getsemani, Nostro Signore contempla addolorato il tradimento dell’apostolo, che Gli dice «Ti saluto, o Maestro» (Mt 26, 49) e poi Lo bacia, dando il segnale concordato alla gente armata di bastoni e di spade.

Il bacio viene accettato da Gesù, che gli rivolge queste parole: «Amico, a che sei venuto?» (Mt 26, 50).

Gesù usa delicatezza, carità, amore: chiama amico il Suo nemico, colui che Lo consegna ai Suoi carnefici. È il Suo estremo tentativo per indurre Giuda a recedere dal suo peccato.

«Dio», commenta san Tommaso Moro in Gesù al Getsemani, l’ultima sua opera, scritta mentre si trovava in carcere, in attesa dell'esecuzione capitale, prima che gli venisse tolta la possibilità di scrivere «diede anche a Giuda molte opportunità di pentirsi.

Non gli negò la propria amicizia. Non lo bandì dal collegio degli apostoli. Continuò ad affidargli la cassa pur sapendolo ladro.

Nell’ultima Cena lo ammise nella cerchia dei più amati discepoli. Si degnò di chinarsi ai suoi piedi e di lavarli con le proprie mani sacre e purissime, detergendone la sporcizia, simbolo di quella che insudiciava la sua anima (…).

E fino all’ultimo, quando egli venne con i soldati per arrestarlo, e gli diede il bacio che siglava il tradimento, lo accolse con pacata dolcezza».

Il Signore non vuole che Giuda si perda, come non vuole che nessuna anima si perda. L’Uomo-Dio si è sacrificato per questa ragione e usa misericordia per coloro che si pentono e giustizia per coloro che perseguono nel peccato.

Se Dio si dimostra instancabile nella Sua misericordia anche nei confronti di Giuda, che s’era mutato da apostolo a traditore; se lo richiama tante volte al perdono; se fa di tutto perché non si perda – e si perde solo perché si abbandona alla disperazione – è certo che di nessun uomo al mondo, per quanto simile a Giuda nei suoi comportamenti, si deve mai disperare, pur nella ferma convinzione che se quell’uomo non si pentirà, pagherà le conseguenze terribili del suo agire.

Se Cristo in Persona ama in questo modo il Suo apostolo traditore, chi siamo noi per giudicare un altro uomo, seppure se questi fosse il Papa? Che diritto abbiamo noi a definire Bergoglio come il falso Papa, l’Antipapa, l’Anticristo, l’usurpatore? Gesù ci ha insegnato a distinguere tra l’errore e l’errante. Chi siamo noi per indicare che Bergoglio sia l’Anticristo?

Non sembri una questione marginale. È una questione centrale dell’essere cattolici: per ricevere misericordia da Dio, dobbiamo usare misericordia nei confronti dei nostri fratelli. Di tutti i nostri fratelli, anche dei più lontani da noi, di coloro che sbagliano e di cui sottolineiamo fermamente gli errori, di coloro che con dolore – come nel caso di Bergoglio – vediamo comportarsi come se la Parola di Dio non esistesse.

Più ci allontaniamo da quest’insegnamento di Gesù, più ci allontaniamo da Lui e ci schieriamo dalla parte del Suo nemico.

È quello che sta avvenendo attraverso tesi arbitrarie, costruite a tavolino, che non contengono alcun indizio e tanto meno lo straccio di una prova.

Questi autori di tesi fantasiose, che confondono e inquinano le menti di moltissime anime semplici, invece di demonizzare Bergoglio dovrebbero considerare che Dio lo attende per il suo pentimento fino all’ultimo istante della sua vita. Se fossero autenticamente cattolici e volessero davvero il bene della Chiesa, non si scatenerebbero contro coloro che partecipano a Sante Messe dove viene citato nel Canone il nome di Papa Francesco.

Altro che salvare la Chiesa. Questo è il vero intento delle teorie della sede impedita e del piccolo resto: da un lato, non dire una sola parola sulle responsabilità ancora più gravi rispetto alla vita dei cattolici dei Papi che hanno preceduto Bergoglio, esaltandoli e sul Concilio Vaticano II, che ha prodotto una situazione anticristica e, dall’altro, massacrare gli una cum, che vogliono rimanere fedeli e dentro la Chiesa di Nostro Signore, senza rinunciare a denunciarne gli errori.

Della situazione in cui si trova la Chiesa – tradita da Bergoglio e dai suoi predecessori in nome del Modernismo - Nostro Signore ha certamente compassione, come ebbe compassione della condizione disperata della vedova di Naim, che aveva perso il suo unico figlio. Gesù toccò la bara. «I portatori si fermarono ed egli esclamò:

“Giovinetto, io ti dico, lèvati su!”. E il morto si levò a sedere e cominciò a parlare. Ed egli lo rese a sua madre» (Lu 7, 14-15).

Sant’Ambrogio vedeva nella figura di quella madre disperata la Santa Madre Chiesa, che viene soccorsa dal Suo fondatore. Non ci possono essere né ragionamenti né azioni umane che possano risollevare la Chiesa dalla condizione in cui si trova.

Solo Dio sa perché sta sottoponendo i Suoi figli a questa prova terribile, che si può trasformare in Grazia se la viviamo abbandonandoci alla Sua volontà e solo Dio può intervenire per porre fine a questa prova.

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Laus Tibi Christe
L'utente falsità e ingiustizia dev'essere l'alter ego di falsità omnia... stesse eresie anticattoliche, stessa difesa dei falsi papi pagani. Fiumi di parole per dimostrare di essere il nulla mescolato con il nulla. Blaterare di Chiesa di duemila anni, dopo aver aderito a quella falsa degli ultimi decenni fa già ridere così... aggiungiamoci anche le solite farneticazioni sulla validità dell'elezione …Altro
L'utente falsità e ingiustizia dev'essere l'alter ego di falsità omnia... stesse eresie anticattoliche, stessa difesa dei falsi papi pagani. Fiumi di parole per dimostrare di essere il nulla mescolato con il nulla. Blaterare di Chiesa di duemila anni, dopo aver aderito a quella falsa degli ultimi decenni fa già ridere così... aggiungiamoci anche le solite farneticazioni sulla validità dell'elezione, senza nemmeno conoscere gli abominii compiuti dai predecessori, è altresì esilarante.
Monica Lucchesi
Gli eretici e i pagani non sono nostri nemici. Dire la verità non è giudicare, ma un preciso ordine divino.
N.S.dellaGuardia
...Ego autem dico vobis: Diligite inimicos vestros et orate pro persequentibus vos...
Memento!
veritas iustitia veritas iustitia
Gentilissimo Danilo Quinto
Il paragone con Giuda e Bergoglio è un po' fuori posto. Giuda era uno degli apostoli. Bergoglio è il Vicario di Cristo, colui che guida la Chiesa cattolica. Se colui che ha preso il posto di Vicario di Cristo lo avesse fatto in modo non canonico?
La profezia di San Francesco in proposito, racconta di taluno non eletto canonicamente. Non spetta a noi giudicarlo, ma a …Altro
Gentilissimo Danilo Quinto
Il paragone con Giuda e Bergoglio è un po' fuori posto. Giuda era uno degli apostoli. Bergoglio è il Vicario di Cristo, colui che guida la Chiesa cattolica. Se colui che ha preso il posto di Vicario di Cristo lo avesse fatto in modo non canonico?
La profezia di San Francesco in proposito, racconta di taluno non eletto canonicamente. Non spetta a noi giudicarlo, ma a valutare il suo operato lo possiamo fare.
Sin dagli inizi egli aveva scritto e detto che tante questioni di carattere dottrinale e morale potessero essere decise dalle Conferenze episcopali. Già dal primo sinodo sulla Famiglia e a seguire altri sinodi, ha messo in discussione questioni di carattere morale. Ha dato il via a sinodi nelle conferenze episcopali, che potessero aprire a questioni di far entrare nella Chiesa coloro che erano moralmente fuori, adducendo che bisognava accogliere coloro che erano esclusi, perché erano peccatori. Ma includere i peccatori mai pentiti significa dare il via a un nuovo modo di essere Chiesa e di fare Chiesa. Tale modo contraddice il Magistero della Chiesa di Duemila anni e rende vana la venuta di Cristo a motivo che Cristo è venuto per perdonare i peccatori pentiti dal peccato, a "lavare le le loro vesti nel sangue dell'Agnello". Ora al pentimento Bergoglio non dà importanza, con Amoris Laetitia (piacere d'amore) Bergoglio permette di assolvere un coniugato risposato civilmente con una concubina. Costui adducendo delle scuse personali, senza essere stato assolto nel processo rotale, può essere assolto per Bergoglio in Confessionale, ottenere di ricevere la Santissima Eucaristia e continuare a vivere con la concubina. Se Gesù nel Vangelo disse chi non è con Me è contro di Me, beh credo che intendesse essendo Lui il Logos o Parola fatta carne, che chi non osserva la mia Parola e non la mette in pratica, costui è contro di Me, cioè sta servendo il Principe delle Tenebre. Se un cristiano o discepolo di Cristo deve servire scrupolosamente la Parola di Dio per amore di Cristo, tanto più il Vicario di Cristo. Se Egli non accetta correzioni rispetto alla sua Agenda da parte dei Cardinali e mette attorno a se solo coloro che approvano i suoi documenti e non coloro che lo criticano rispetto alla Parola di Dio e al Magistero millenario, tragga lei le conseguenze. Intanto i successori degli apostoli non conformi al magistero di Bergoglio, accettano di dimettersi uno ad uno e non accettano ciò che scrisse l'apostolo Paolo nella lettera dei Galati, per paura di provocare uno scisma, quando lo scisma lo sta provocando qualche altro e da diverso tempo, conducendo molte anime nel frattempo nello Scheol, dove è pianto e stridor di denti.
Bernardo Chiaravalle santo
Ecco perché viviamo in un casino...dove i genitori non fanno più i genitori e permettono tutto ai loro figli...nessuno si prende la briga di correggere l'errore, neanche chi é preposto a farlo...Montessori teosofa ha fatto proprio un bel lavoro nelle scuole!... il papa che invece di pastore si fa lupo vestito da pecora pure...i genitori che per paura di offendere i figli li lasciano buttarsi nel …Altro
Ecco perché viviamo in un casino...dove i genitori non fanno più i genitori e permettono tutto ai loro figli...nessuno si prende la briga di correggere l'errore, neanche chi é preposto a farlo...Montessori teosofa ha fatto proprio un bel lavoro nelle scuole!... il papa che invece di pastore si fa lupo vestito da pecora pure...i genitori che per paura di offendere i figli li lasciano buttarsi nel burrone guidati dal pifferaio magico, tv, social ecc...Ecco cosa porta il vostro perbenismo d'accatto...l'inferno in terra!!!
Testimone82
San Paolo scrive: "non prendete parte alle opere infeconde delle tenebre, ma anzi riprendetele" Ef 5,11
Un tale che si adopera a insegnare eresie è come minimo un falso profeta, non c'è tanto da discuterne. Già una coraggiosa e ferma denuncia è carità verso i fratelli più piccoli, che magari non hanno elementi o la prontezza per capire il veleno di certe parole che deviano dalla retta fede e …Altro
San Paolo scrive: "non prendete parte alle opere infeconde delle tenebre, ma anzi riprendetele" Ef 5,11

Un tale che si adopera a insegnare eresie è come minimo un falso profeta, non c'è tanto da discuterne. Già una coraggiosa e ferma denuncia è carità verso i fratelli più piccoli, che magari non hanno elementi o la prontezza per capire il veleno di certe parole che deviano dalla retta fede e conducono alla perdizione.
Certo poi noi possiamo pregare per la sua conversione, ma fin tanto permane nel male e insegna a compiere il male dobbiamo per giustizia e carità indicarlo come "falso profeta" e denunciare alla luce del sole le sue opere malvagie, soprattutto per amore di quei fratelli che potrebbero essere traviati dai suoi insegnamenti. D'altronde se non ci fossero persone che si oppongono manifestamente alla tirannia del male, di quale libertà sarebbero testimoni i cristiani?
Credo che un problema sarebbe se in tutto ciò non fossimo giudati da un sincero zelo per il Signore e la sua Chiesa, ma più che altro da risentimento personale o da sterile rigidismo religioso. Solo allora non sarebbe opportuno parlare in nome di Dio perchè saremmo mossi solo da spirito di vendetta e rivalsa.

Matteo 7,15

Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
Bernardo Chiaravalle santo
Perbenismo d'accatto...Gesù ha scacciato i mercanti dal tempio a calci!!! Che la tua risposta sia "Si si, no no"... non 'ni'. La Verità va difesa sempre....chi è Francesco per giudicare? Dovrebbe essere il Papa "vicario di Cristo in terra" capo della Chiesa!!!...e quindi si che può giudicare dove stia la Verità è guidare correttamente il suo corpo, ma lui lo sa benissimo di non essere papà e …Altro
Perbenismo d'accatto...Gesù ha scacciato i mercanti dal tempio a calci!!! Che la tua risposta sia "Si si, no no"... non 'ni'. La Verità va difesa sempre....chi è Francesco per giudicare? Dovrebbe essere il Papa "vicario di Cristo in terra" capo della Chiesa!!!...e quindi si che può giudicare dove stia la Verità è guidare correttamente il suo corpo, ma lui lo sa benissimo di non essere papà e quindi afferma che non può permettersi di farlo... è solo un francesco...che per giunta "non è con Dio, quindi è chiaramente contro di Lui"... come il diavolo, si separa dal principio e porta le anime alla perdizione... poveretti...ovvio... il diavolo non essendo un principio a sé, è anch'esso creatura di Dio, ma far passare che per questo sia giusto il rinnegare la Verità è atto di superbia, pura ambiguità, che fa leva solo sulle menti deboli ...fate ridere i polli...il solito cattocomunismo d'accatto...finché non ledono il loro giardino, poi diventano tutti talebani...
Laus Tibi Christe
Se un "papa" compie riti pagani e idolatrici è un pagano e un idolatra. Scomunicato ipso facto.
Lo dice la Chiesa Cattolica, non noi.
Questo non è un giudizio, ma un dato di fatto.
Lo hanno stabilito una moltitudine di Santi, si vede che lei crede di essere migliore di loro.
Dire la verità non è giudicare, semmai è constatare.
E basta con quest'eresia del misericordismo da discount. Questo modo …Altro
Se un "papa" compie riti pagani e idolatrici è un pagano e un idolatra. Scomunicato ipso facto.
Lo dice la Chiesa Cattolica, non noi.
Questo non è un giudizio, ma un dato di fatto.
Lo hanno stabilito una moltitudine di Santi, si vede che lei crede di essere migliore di loro.
Dire la verità non è giudicare, semmai è constatare.
E basta con quest'eresia del misericordismo da discount. Questo modo di pensare è tipico di chi ha aderito, decenni fa, alla falsa chiesa neopagana, con tanto di "messa" capovolta.