Perché Dio non incenerisce oggi la terra come fece con Sodoma e Gomorra? Una (possibile) spiegazione biblica

Abramo, dopo aver avuto dal Signore l’assicurazione che per dieci giusti avrebbe perdonato alla città (cf Genesi cap. 18), se ne tornò al suo posto. Evidentemente si sentiva tranquillo, perché non poteva mai supporre che in quella scellerata città non vi fossero dieci giusti.

Siamo pieni di virtù e d’amore, siamo noi, per quanto ci è possibile, i giusti che attirano sulla città il perdono di Dio. Pensiamo che dieci giusti soltanto avrebbero risparmiato Sodoma, e che ognuno di noi ha il dovere di essere giusto e santo per risparmiare alla città dove viviamo e alla nazione i castighi di Dio. È questa una delle forme più gentili e più efficaci della carità, poiché è molto più santo e meritorio impedire una sventura, che prestarle soccorso quando è già venuta. Noi ci meravigliamo che Dio non colpisca oggi con formidabili castighi l’umana iniquità, e ci sembra quasi un argomento dell’assenza di Dio l’impunità di certe città scellerate; eppure in quelle città ci sono certamente delle anime giuste che riparano per i peccatori.

Se le nazioni moderne non fossero spesso incoscienti, oltre che apostate e scellerate, non si accanirebbero vigliaccamente contro i Sacerdoti e gli Ordini religiosi, tra i quali ci sono più facilmente le anime giuste che le salvano dalla rovina. Gli antichi governi cristiani, mille volte più sapienti dei moderni, credevano di provvedere alla sicurezza della nazione molto più con un convento osservante che con una fortezza.

Oggi, ahimè, si elevano le fortezze blindate e si costruiscono le corazzate formidabili, ma si lascia indifesa la nazione da parte del cielo e da parte degli abissi, cioè dai castighi di Dio e dalle insidie diaboliche. Una nazione fortificata che manca di difese aeree, oggi è una nazione fallita, perché pochi aeroplani possono distruggerla; una nazione armata fino ai denti che manca di difesa spirituale è già vinta, perché non ha i giusti che le risparmiano i castighi di Dio.

O Gesù, donaci la grazia di essere santi, pieni d’amore e di vita soprannaturale, ossequenti alla tua Legge e alla tua volontà, lampade ardenti innanzi al tuo trono, per attrarre sulla terra la rinnovazione, la misericordia e la pace! Così oltre ad essere santi saremo anche patrioti. Il patriota non è lo scalmanato che grida, che agita una bandiera, che brandisce le armi, che si entusiasma dell’idea di patria; il patriota vero è il cristiano osservante, perfetto, santo che, in qualunque pericolo della nazione, può rivolgersi a te, o Signore, e supplicarti, come Abramo supplicava per la città pericolante, attirando la benedizione sulla sua patria.

Un cero acceso dalla fede è mille volte più formidabile di un cannone da 420, un profumo di incenso elevato dalla preghiera, difende la città mille volte più dei lanci di gas asfissianti, un cuore devoto è più saldo di un cuore ferrigno che guarda impavido i nemici visibili e si fa vincere come fuscello spregevole da quelli invisibili. Quando si formano le schiere combattenti lontano dalla Casa di Dio, e si profana la festa per farle marciare, si formano le schiere dei vinti, perché ognuna di quelle marce segnate dall’apostasia è una battaglia perduta!


Riflessione di don Dolindo Ruotolo
Niko Sanpatrizio
Se pensiamo che per una umanità molto meno corrotta, Dio ha permesso la Prima e la Seconda guerra mondiale, si può immaginare cosa ci aspetta!
Dio rinnova la terra ogni 2.000 anni.
Dopo i primi 2.000 anni ha rinnovato la terra con un diluvio di acque (Potenza del Padre).
Dopo i secondi 2.000 anni con un diluvio del Sangue di suo Figlio (Redenzione di N.S.G.C.).
Dopo i terzi 2.000 anni sarà rinnovata …Altro
Se pensiamo che per una umanità molto meno corrotta, Dio ha permesso la Prima e la Seconda guerra mondiale, si può immaginare cosa ci aspetta!
Dio rinnova la terra ogni 2.000 anni.

Dopo i primi 2.000 anni ha rinnovato la terra con un diluvio di acque (Potenza del Padre).

Dopo i secondi 2.000 anni con un diluvio del Sangue di suo Figlio (Redenzione di N.S.G.C.).

Dopo i terzi 2.000 anni sarà rinnovata con un diluvio di Fuoco (Rinnovamento dello Spirito santo e Trionfo del Cuore Immacolato di Maria), dove caccerà nell'abisso infernale, Satana per 1.000 anni.

Questa purificazione avverrà subito dopo l’Abominio della Desolazione che toccherà l’apice del peccato nella Chiesa Cattolica.
Dopo si potrà realizzare quello che insieme a Gesù chiediamo nella preghiera del Padre Nostro, ovvero un rinnovato Paradiso Terrestre su questa terra, come Dio lo aveva pensato fin dall'inizio.
maria zicarelli
non abbiate fretta, succederà, l'ha detto e lo farà con le dovute eccezioni
Raffaele Vargetto
Io non ho letto ancora il post, ma avanzo un'ipotesi: Dio non incenerisce la terra per il Sacrificio del Suo Figlio, che all'epoca di Lot e di Abramo non era stato ancora consumato. Ciò non vuol dire che Dio non potrebbe comunque castigare da par suo il mondo pervertito che Lo rifiuta ostinatamente e in modo irridente. Solo vuole dare agli uomini, per riguardo al Sangue di Gesù, il tempo per …Altro
Io non ho letto ancora il post, ma avanzo un'ipotesi: Dio non incenerisce la terra per il Sacrificio del Suo Figlio, che all'epoca di Lot e di Abramo non era stato ancora consumato. Ciò non vuol dire che Dio non potrebbe comunque castigare da par suo il mondo pervertito che Lo rifiuta ostinatamente e in modo irridente. Solo vuole dare agli uomini, per riguardo al Sangue di Gesù, il tempo per convertirsi. Penso che solo se venisse reso totalmente vano il Sacrificio di Cristo, che si rinnova e si perpetua con la S.Messa, scatterebbe la punizione esemplare e terribile. Ce lo dice, come ammonimento, S.Giovanni Battista, laddove ci ricorda che a chi rifiuta Cristo e la Sua Redenzione incombe l'ira di Dio. Non c'è salvezza e non c'è vera pace senza il Sacrificio di Cristo perpetuato nella S.Messa. Se lo ricordino gli uomini di Chiesa, non pochi dei quali non dànno onore a Cristo nella S.Messa, quando addirittura non sono artefici di profanazioni.