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"Prima gli stranieri, poi gli italiani" - Di Gianni Toffali

I simil italiani, vale a dire coloro che "prima gli stranieri, poi gli italiani", hanno fatto passare il sindaco leghista di Minerbe, per affamatore di fanciulle extracomunitarie.

Gli strumentalizzatori dei casi pietosi, dovrebbero sapere che non è obbligatorio far mangiare i figli a scuola.

Ad inizio anno scolastico, i genitori possono optare tra classi a tempo pieno (in questo caso, previo pagamento il piatto è garantito) o classi con uscita anticipata alle 13.

Il padre e la madre della bambina hanno dichiarato di essere entrambi disoccupati, motivo per cui non c'era motivo alcuno di iscrivere la bambina in una classe a tempio pieno. Scelta generalmente riservata alle coppie ove entrambi lavorano.

Molti media hanno tentato di impietosire il caso, facendo notare che mentre la bambina pativa la fame con cracker e tonno, il resto della classe gozzovigliava a suon di pizze succulenti.

Che ne pensano i nutrizionisti? Meglio un pasto naturale al tonno di mare o una pizza surgelata siringata di conservanti?