Benedetto XVI: testo esclusivo sull'origine delle molestie omosessuali
Il crollo della morale sessuale, chiamato "libertà sessuale", promosso dallo Stato, è iniziato negli anni '60. Ha fatto da contesto per la diffusione delle molestie omosessuali nella Chiesa, come scrive Benedetto XVI in un lungo articolo pubblicato nel giornale bavarese Klerusblatt.
Benedetto nota che la "pedofilia è stata identificata come permessa e appropriata" mentre la teologia morale Cattolica "subiva un crollo" che ha reso la Chiesa "indifesa verso questi cambiamenti nella società".
“In vari seminari si sono formati club omosessuali," aggiunge Benedetto. Ancora: "Un vescovo, che era stato in precedenza rettore di un seminario, ha organizzato la visione di film porno per i seminaristi."
Ricorda che "in non pochi seminari, gli studenti trovati a leggere i miei libri erano considerati inadatti al sacerdozio. I miei libri erano nascosti, come cattiva letteratura, da leggere solo in segreto.”
Benedetto sottolinea che le molestie omosessuali su minori (Ratzinger usa il termine fuorviante "pedofilia") “non si sono acutizzate se non dalla seconda metà degli anni '80".
E la "legge canonica, volutamente vaga, del nuovo Codice [di Legge Canonica]" non ha aiutato a risolvere il problema.
Secondo Benedetto, le molestie sessuali sono state incoraggiate dalla "assenza di Dio", che è entrata perfino nella liturgia. Benedetto fa un esempio:
“L'Eucarestia è svalutata in un gesto puramente cerimoniale, quando viene dato per scontato che sia cortesia offrirLa a feste di famiglia, o in occasioni come nozze e funerali, a tutti gli invitati per motivi di famiglia."
Tuttavia, Ratzinger stesso sembra trovare la Chiesa di Dio non nella liturgia, ma nelle "molte persone che credono, soffrono e amano con umiltà."
Benedetto conclude ringraziando papa Francesco "per tutto ciò che fa per mostrarci, sempre più volte, la luce di Dio, che non è scomparsa, nemmeno oggi. Grazie, Santo Padre!"
Foto: © Mazur/catholicnews.org.uk, CC BY-NC-SA, #newsIowezsfodj
Benedetto nota che la "pedofilia è stata identificata come permessa e appropriata" mentre la teologia morale Cattolica "subiva un crollo" che ha reso la Chiesa "indifesa verso questi cambiamenti nella società".
“In vari seminari si sono formati club omosessuali," aggiunge Benedetto. Ancora: "Un vescovo, che era stato in precedenza rettore di un seminario, ha organizzato la visione di film porno per i seminaristi."
Ricorda che "in non pochi seminari, gli studenti trovati a leggere i miei libri erano considerati inadatti al sacerdozio. I miei libri erano nascosti, come cattiva letteratura, da leggere solo in segreto.”
Benedetto sottolinea che le molestie omosessuali su minori (Ratzinger usa il termine fuorviante "pedofilia") “non si sono acutizzate se non dalla seconda metà degli anni '80".
E la "legge canonica, volutamente vaga, del nuovo Codice [di Legge Canonica]" non ha aiutato a risolvere il problema.
Secondo Benedetto, le molestie sessuali sono state incoraggiate dalla "assenza di Dio", che è entrata perfino nella liturgia. Benedetto fa un esempio:
“L'Eucarestia è svalutata in un gesto puramente cerimoniale, quando viene dato per scontato che sia cortesia offrirLa a feste di famiglia, o in occasioni come nozze e funerali, a tutti gli invitati per motivi di famiglia."
Tuttavia, Ratzinger stesso sembra trovare la Chiesa di Dio non nella liturgia, ma nelle "molte persone che credono, soffrono e amano con umiltà."
Benedetto conclude ringraziando papa Francesco "per tutto ciò che fa per mostrarci, sempre più volte, la luce di Dio, che non è scomparsa, nemmeno oggi. Grazie, Santo Padre!"
Foto: © Mazur/catholicnews.org.uk, CC BY-NC-SA, #newsIowezsfodj