Leggendo il commento di monsignor Viganò all'intervista de La vida nueva salta all'occhio un particolare: da bravo narciso, quando bergoglio viene fatto sentire il "re del mambo" (modo di dire spagnolo), osannato e lusingato, perde ogni freno e rivela molto di più di quanto la prudenza di un programma (per il momento ancora) sovversivo consiglierebbe.
Da un lato si sente ormai sicuro della sua incontrastabile leadership, rimosso ogni ostacolo (katechòn) che ne impediva la rapida escalation, dall'altro la sua capacità di covare rancori, elaborare vendette, spargere zizzania e divisioni per raggiungere più rapidamente i suoi scopi lo rende più prevedibile.
Insomma si possono elaborare contromosse.
Occorre quindi intervistarlo periodicamente con lusinghe, e fargli fare le sue ricostruzioni mentali di una realtà dissociata, che ormai vede solo lui.

@martina18
Continua a paragonare i falsi devoti alla Beata Imelda.
Per lui tutti coloro che hanno un minimo di spiritualità sono falsi. Ormai questo paragone lo sta facendo diventare una espressione idiomatica.
Lo trovo altamente offensivo sia nei riguardi della beata Imelda sia verso tutti coloro che cercano di coltivare la vita spirituale, specie se sacerdoti. Evidente che Bergoglio non sopporta i sacerdoti inginocchiati intenti a pregare. Per lui sono falsi... e con la faccia della beata Imelda, evidentemente da lui considerata appunto falsa!