BEATO ALANO DELLA RUPE, APOLOGIA DEL SANTISSIMO ROSARIO - CAPITOLO XVIII - ( Prima parte ) - ilsantorosario - Gli innumerevoli benefici spirituali e materiali che si acquistano con l’Iscrizione alla …Altro
BEATO ALANO DELLA RUPE, APOLOGIA DEL SANTISSIMO ROSARIO - CAPITOLO XVIII - ( Prima parte ) -

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- Gli innumerevoli benefici spirituali e materiali che si acquistano con l’Iscrizione alla Confraternita.

- "O Vigile Guardiano e Pastore delle Pecore di Cristo, chi mai potrebbe enumerare o esprimere nel loro splendore, quali e quanto grandi siano i benefici visibili ed invisibili, che arrivano alla Chiesa ed al mondo Cristiano, dall’Iscrizione nel Registro della Confraternita di Maria SS. e dalla comunione dei suoi iscritti? Io posso testimoniare, che, veramente nel Rosario, le due celestiali Preghiere del Pater Noster e dell’Ave Maria, hanno l’immenso valore di ottenere immense ricchezze spirituali.
Quante innumerevoli grazie si possono ottenere, se, per sole 15 volte, ad ogni Pater Noster si reciteranno dieci Ave Maria!
Il Pater e l’Ave sono le due preghiere evangeliche, nelle quali i Rosarianti di Cristo e di Maria, si esercitano con energia e zelo, come una in gara alla quale si desidera arrivare al primo posto. Essi riceveranno una ricompensa alle loro fatiche, infinitamente superiore alle loro aspettative: nessuno abbia dubbi su questa cosa, se non vuole commettere una mancanza grave contro la Santa Fede: “Infatti ciascuno riceverà la ricompensa delle opere compiute fino alla fine dei suoi giorni” (2 Cor. 5,10).
I. La Preghiera del Pater Noster è composta, dunque, da dieci espressioni, ad ognuna delle quali corrispondono dieci straordinari benefici, che Dio offre in premio ai Rosarianti meritevoli:
1. quando i Rosarianti pregano: “Pater Noster”, essi chiedono di avere la grazia di essere annoverati, mediante l'Iscrizione, alla Confraternita del Rosario, dal momento che sono Figli di Dio: essi, infatti, nonostante un tempo fossero lontani da Dio, a motivo dei loro peccati, ritornano a vivere la loro figliolanza da Dio, per la partecipazione a così grande Confraternita;
2. quando i Rosarianti pregano: “Che sei nei Cieli”, essi chiedono che, con l’aiuto di Dio, la Confraternita diventi immagine della Città del Cielo, e gli iscritti eguaglino i Santi, quanto alla grazia e alla gloria;
3. quando i Rosarianti pregano: “Sia santificato il tuo nome”, essi chiedono la grazia per la Chiesa di diffondere il Santo Nome di Dio nel mondo: se infatti il Nome di Dio e di Maria, in un solo Rosario, viene ripetuto santamente 150 volte, quante più volte questo Santo Nome sarà presente sulle labbra e nei cuori di tutti i Confratelli e delle Consorelle!
Quanti si santificheranno per la forza di questa Preghiera!
4. quando i Rosarianti pregano: “Venga il tuo Regno”, essi chiedono la grazia che giunga il Regno di Dio, nel Mondo, nella Chiesa e nel Regno della Gloria di Dio, affinchè coloro che sono stati ridotti in schiavitù, finalmente nel Regno di Dio possano riacquistare la libertà;
5. quando i Rosarianti pregano: “Sia fatta la tua volontà ecc.”, essi domandano la grazia che la Volontà di Dio sia da tutti compiuta;
6. quando i Rosarianti pregano: “Il nostro pane, etc.”, essi domandano la grazia di quanto basta solamente per vivere in questa carne mortale, ed una degna partecipazione ai Sacramenti per la vita nello Spirito, Essi che sono autentici aiuti necessari e indispensabili per gli uomini, che vivono nella dimenticanza di Dio e di se stessi; essi domandano, poi, che non passi nessun giorno senza che essi vadano ad assistere devotamente al Santo Sacrificio della Messa, prima di assumere i compiti propri del loro stato di vita;
7. quando i Rosarianti pregano: “E rimetti a noi i nostri debiti”, essi domandano a Dio di perdonare i loro peccati.
Oh, quante conversioni di peccatori sono avvenute e avvengono così!
Stupiscono ed esultano i Cori degli Angeli!
8. quando i Rosarianti pregano: “Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”, essi chiedono a Dio la grazia dell’amore fraterno e della pace del cuore e la pace nel mondo, nella società e nella famiglia: i frutti di questa preghiera si sperimentano abbondanti in tutto il mondo;
9. quando i Rosarianti pregano: “E non ci indurre in tentazione”, essi domandano a Dio la liberazione dalle tentazioni: quante volte abbiamo visto con i nostri occhi che coloro che coloro che sono entrati in questa Confraternita di così grande comunione, sono diventati come dei Sansone e dei Davide, etc!
10. quando i Rosarianti pregano: “Ma liberaci dal male”, essi domandano a Dio la grazia della liberazione dal male della colpa, e dal male del castigo.

Ed inoltre, quante volte abbiamo visto nella realtà che molti ammalati e sofferenti, alcuni dei quali anche in condizioni disperate, sono ritornati a Dio e ad una vita di grazia, quando hanno chiesto di essere iscritti a questa Confraternita, ed hanno deciso di recitare piamente il Rosario?
Conoscevo una donna che era cieca, che ha acquistato la vista pregando il Rosario; ed un'altra donna, impossessata dal demonio, che era furiosa, e fu completamente liberata.

La Fede Cristiana ci insegna, che, recitando il Pater Noster si possono raggiungere uguali e anche superioro benefici.
Anche Cristo Gesù ci ha insegnato a pregare, affinchè Dio ci ottenga ogni bene, e ci allontanani da ogni male, e ci ha promesso che tali aspettative si realizzeranno, quando disse:
"Chiedete ed vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perchè chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto” (Mt. 7,7-8; Lc. 11,9-10).
E, affinchè nessuno dubitasse che qualche cosa non si potesse chiedere in preghiera, Gesù aggiunse:
“Qualunque cosa chiederete nella preghiera, credete che la riceverete, e vi sarà data” (Mc. 11,24).
E certamente, anche quando si pregheranno le dieci parole fondamentali del Pater Noster, esse non rimarranno senza ricompensa.

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