Pio XII: "anche con la sola ragione si può provare con certezza l'origine divina del cristianesimo"

L'Humani Generis (Pio XII, Lettera Enciclica, 22.8.1950) è una delle Encicliche più importanti del Papa Pio XII.
A mio avviso anche uno dei testi più augusti di 2000 anni di magistero ecclesiastico.

Sono rimasto impressionato, in paticolare, da un'affermazione contenuta nella Lettera che è una vera e propria "bomba" a livello apologetico:
"da Dio sono stati disposti tanti e mirabili segni esterni, per cui anche con la sola luce naturale della ragione si può provare con certezza l'origine divina della religione cristiana".

Tanti e tali segni sono da Dio operati in seno alla Chiesa Cattolica e ad Essa conducono. Un fatto mirabile stabilito da Dio nella sua Economia salvifica. Ecco allora l'importanza di conoscere questi segni e di aiutare gli uomini a riconoscerli quali impronte con cui Dio segna a ciascuna creatura umana la strada verso al Verità e l'eterna Salvezza

Se così in là si può spingere la ragione umana, il Pontefice ha però buon gioco nell'evidenziare e nel mostrare le cause del fatto che la maggior parte degli uomini non giungono, in effetti, a questa certezza e vivono nelle tenebre dell'errore teoretico e morale.


Propongo alla vostra meditata lettura la prima parte Prologo dell'Enciclica che a mio avviso è la sezione più bella e che conferma verità importantissime da possedersi oggi nel confronto con il mondo laicista e con gli aderenti ad altri falsi culti e religioni.

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I dissensi e gli errori degli uomini in materia religiosa e morale, per tutti gli onesti, soprattutto dei i sinceri e fedeli figli della Chiesa, sono sempre stati origine e causa di fortissimo dolore, ma specialmente oggi, quando vediamo come da ogni parte vengano offesi gli stessi principi della cultura cristiana.

Veramente non c'è da meravigliarsi, se fuori dell'ovile di Cristo sempre vi sono stati questi dissensi ed errori. Benché la ragione umana, assolutamente parlando, con le sue forze e con la sua luce naturale possa effettivamente arrivare alla conoscenza, vera e certa, di Dio unico e personale, che con la sua Provvidenza sostiene e governa il mondo, e anche alla conoscenza della legge naturale impressa dal Creatore nelle nostre anime, tuttavia non pochi sono gli ostacoli che impediscono alla nostra ragione di servirsi con efficacia e con frutto di questo suo naturale potere. Le verità che riguardano Dio e le relazioni tra gli uomini e Dio trascendono del tutto l'ordine delle cose sensibili; quando poi si fanno entrare nella pratica della vita e la informano, allora richiedono sacrificio e abnegazione.

Nel raggiungere tali verità, l'intelletto umano incontra ostacoli della fantasia, sia per le cattive passioni provenienti dal peccato originale. Avviene che gli uomini in queste cose volentieri si persuadono che sia falso, o almeno dubbio, ciò che essi "non vogliono che sia vero". Per questi motivi si deve dire che la Rivelazione divina è moralmente necessaria affinché quelle verità che in materia religiosa e morale non sono per sé irraggiungibili, si possano da tutti conoscere con facilità, con ferma certezza e senza alcun errore. (Conc. Vat. D. B. 1876, Cost. "De fide Cath.", cap. II, De revelatione).

Anzi la mente umana qualche volta può trovare difficoltà anche nel formarsi un giudizio certo di credibilità circa la fede cattolica, benché da Dio siano stati disposti tanti e mirabili segni esterni, per cui anche con la sola luce naturale della ragione si può provare con certezza l'origine divina della religione cristiana. L'uomo infatti, sia perché guidato da pregiudizi, sia perché istigato da passioni e da cattiva volontà, non solo può negare la chiara evidenza dei segni esterni, ma anche resistere alle ispirazioni che Dio infonde nelle nostre anime.

Chiunque osservi il mondo odierno, che è fuori dell'ovile di Cristo, facilmente potrà vedere le principali vie per le quali i dotti si sono incamminati. Alcuni, senza prudenza né discernimento, ammettono e fanno valere per origine di tutte le cose il sistema evoluzionistico, pur non essendo esso indiscutibilmente provato nel campo stesso delle scienze naturali, e con temerarietà sostengono l'ipotesi monistica e panteistica dell'universo soggetto a continua evoluzione. Di quest’ipotesi volentieri si servono i fautori del comunismo per farsi difensori e propagandisti del loro materialismo dialettico e togliere dalle menti ogni nozione di Dio.

Le false affermazioni di siffatto evoluzionismo, per cui viene ripudiato quanto vi è di assoluto, fermo ed immutabile, hanno preparato la strada alle aberrazioni di una nuova filosofia che, facendo concorrenza all'idealismo, all'immanentismo e al pragmatismo, ha preso il nome di "esistenzialismo" perché, ripudiate le essenze immutabili delle cose, si preoccupa solo della "esistenza" dei singoli individui.
Si aggiunge a ciò un falso "storicismo" che si attiene solo agli eventi della vita umana e rovina le fondamenta di qualsiasi verità e legge assoluta sia nel campo della filosofia, sia in quello dei dogmi cristiani.


In tanta confusione di opinioni, Ci reca un po' di consolazione il vedere coloro che un tempo erano stati educati nei principi del razionalismo, ritornare oggi, non di rado, alle sorgenti della verità rivelata, e riconoscere e professare la parola di Dio, conservata nella Sacra Scrittura, come fondamento della Teologia. Nello stesso tempo però reca dispiacere il fatto che non pochi di essi, quanto più fermamente aderiscono alla parola di Dio, tanto più sminuiscono il valore della ragione umana, e quanto più volentieri innalzano l'autorità di Dio Rivelatore, tanto più aspramente disprezzano il Magistero della Chiesa, istituito da Cristo Signore per custodire e interpretare le verità rivelate da Dio. Questo disprezzo non solo è in aperta contraddizione con la Sacra Scrittura, ma si manifesta falso anche con la stessa esperienza. Poiché frequentemente gli stessi "dissidenti" si lamentano in pubblico della discordia che regna fra di loro nel campo dogmatico, cosicché, pur senza volerlo, riconoscono la necessità di un vivo Magistero.
Diodoro
@Spada Però un primo, fondamentale suggerimento mi sento di darlo: staccarsi dal telegiornale, con annessi e connessi.
Lei sa bene che per decenni i preti sono vissuti come se i Papi non esistessero (tutt'al più con un sorriso di compatimento su qualche loro riaffermazione di genere "fascista"), e i giornalisti come se Essi esistessero solo come bersaglio costante di persone "Illuminate" come loro. …Altro
@Spada Però un primo, fondamentale suggerimento mi sento di darlo: staccarsi dal telegiornale, con annessi e connessi.
Lei sa bene che per decenni i preti sono vissuti come se i Papi non esistessero (tutt'al più con un sorriso di compatimento su qualche loro riaffermazione di genere "fascista"), e i giornalisti come se Essi esistessero solo come bersaglio costante di persone "Illuminate" come loro.
Ecco: oggi è il momento di vivere noi come se i giornalisti (in perenne girotondo intorno al Biancovestito, dal 2013) non esistessero, e i preti eretici idem.
Non è difficile, glielo dico per esperienza.
Lui lancia il suo proclama quotidiano? Noi non lo ascoltiamo, né oggi, né ieri, né domani.
Spada
@Diodoro sarebbe bello fare come se non esistesse, ma ci viviamo in mezzo, anche senza volerlo, ci circonda da ogni lato. È già una Grazia se riusciamo a non soccombere.
Diodoro
@Spada Per esemplificare, carissimo: chi ha detto chiaro e tondo che la "concessione" della Comunione ai concubini è un attacco a due (tre) Sacramenti, alla Famiglia, alla struttura della Chiesa? UNO: don Minutella.
Chi ha detto che le donne e i sanitari autrici/autori di aborto sono scomunicati? NESSUNO.
Chi ha detto che la messa a morte dei malati è un atto mostruoso? MEZZO - nel senso che l'ha …Altro
@Spada Per esemplificare, carissimo: chi ha detto chiaro e tondo che la "concessione" della Comunione ai concubini è un attacco a due (tre) Sacramenti, alla Famiglia, alla struttura della Chiesa? UNO: don Minutella.
Chi ha detto che le donne e i sanitari autrici/autori di aborto sono scomunicati? NESSUNO.
Chi ha detto che la messa a morte dei malati è un atto mostruoso? MEZZO - nel senso che l'ha detto a metà il prete italiano ex-Legionario adesso "cestinato".

Ripeto, con l'occasione: faccio presenti queste cose non perché io voglia dei preti alla testa dei cortei anti-Bergoglio. Non voglio affatto simili cortei.
Vorrei che la gente, preti e non-preti, vivesse SENZA questo regime: "come se non esistesse".
Spada
@Diodoro ! .........Ma così.........non ci resta più nessuno della gerarchia.........!
(Farebbe ridere, se in realtà non ci fosse da piangere fino a sciogliersi).
Diodoro
dalla Costituzione "Dei Filius" del Concilio Vaticano I (1870):
III - Della Fede
1. Se qualcuno dirà che la ragione umana è così indipendente che Dio non le può comandare la fede: sia anatema.
2. Se qualcuno dirà che la fede divina non si distingue dalla conoscenza naturale di Dio e delle cose morali, e che perciò non si richiede alla fede divina che la verità rivelata sia creduta per l'autorità …Altro
dalla Costituzione "Dei Filius" del Concilio Vaticano I (1870):

III - Della Fede

1. Se qualcuno dirà che la ragione umana è così indipendente che Dio non le può comandare la fede: sia anatema.
2. Se qualcuno dirà che la fede divina non si distingue dalla conoscenza naturale di Dio e delle cose morali, e che perciò non si richiede alla fede divina che la verità rivelata sia creduta per l'autorità di Dio rivelante: sia anatema.
3. Se qualcuno dirà che la Rivelazione divina non può rendersi credibile per segni esterni, e che perciò gli uomini devono procedere verso la fede solo attraverso l'interiore esperienza o l'ispirazione privata di ciascuno: sia anatema.
4. Se qualcuno dirà che i miracoli sono impossibili e che quindi la loro narrazione, anche se contenuta nella sacra Scrittura, sia da relegare tra le favole e i miti; ovvero che i miracoli non si possono mai conoscere con certezza, né per mezzo di essi si può conoscere e provare sufficientemente la divina origine della religione cristiana: sia anatema.
5. Se qualcuno dirà che l'assenso alla fede cristiana non è libero, ma che si produce necessariamente dagli argomenti della ragione umana; ovvero che la grazia di Dio è necessaria alla sola fede viva che opera per la carità: sia anatema.
6. Se qualcuno dirà che la condizione dei fedeli e quella di coloro che ancora non sono arrivati all'unica vera fede sono pari, così che i cattolici possono avere giusto motivo per mettere in dubbio la fede che già ricevettero sotto il magistero della Chiesa, sospendendone l'assenso finché non abbiano compiuto la dimostrazione scientifica della credibilità e della verità della loro fede: sia anatema.

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Segnalo in particolare il punto 3

digilander.libero.it/magistero/p9deifil.htm