Vaccini ottenuti con l’ausilio di feti abortiti volontariamente: è moralmente lecito?

Una trasmissione di grande importanza e drammatica attualità morale e pratica che affronterà una questione altamente divisiva eppur moralmente dirimente, che vedrà confrontarsi sacerdoti, moralisti, filosofi e studiosi del tema che non cedono né all'ideologismo scientista totalitario, né indulgono a facili scappatoie intellettualistiche.

In presenza:

Rev. Don Curzio Nitoglia, Prof. Francesco Lamendola, Cristiano Lugli, Prof. Daniele Trabucco, Prof. Giovanni Turco.

Contributi:

Rev. Don Giorgio Ghio, Prof. Matteo D’Amico, Dott. Paolo Gulisano, Dott.ssa Wanda Massa, Dott. Giovanni Zenone.

In studio:

Antonio Bianco, Prof. Massimo Viglione

Diodoro
Suggerisco di "ritagliare" e postare separatamente gli specchietti esplicativi presenti dal minuto 10:20 circa. Pochi minuti estremamente chiari e utili
Paola Lupano
Buongiorno, le persone che lavorano e che vengono ricattate o ti vaccini o ti licenziamo, quale alternativa possono avere nell 'immediato?
Diodoro
Buongiorno signora. Suppongo che una conversazione con un avvocato di fiducia, che prepari una dichiarazione da presentare al datore di lavoro che fa pressione, possa servire.
Esiste un modulo già preparato, molto preciso, disponibile all'indirizzo iostoconlavvocatopolacco.it/…SENSO-VACCINO-COVID-LAVORO.pdf
Francesca Pannuti
L'aborto mai, senza se e senza ma. Grazie per i tanti dati che avete fornito. Ma allora perché il prof. Francesco, se non erro, ha dichiarato che il giuramento di Ippocrate esclude l'aborto tranne che per la salute della madre ("pericolo immediato per la partoriente")? Vale a dire che si può eseguire l'aborto terapeutico, che è un grave crimine come ogni aborto? Come mai non si distingue tra aborto …Altro
L'aborto mai, senza se e senza ma. Grazie per i tanti dati che avete fornito. Ma allora perché il prof. Francesco, se non erro, ha dichiarato che il giuramento di Ippocrate esclude l'aborto tranne che per la salute della madre ("pericolo immediato per la partoriente")? Vale a dire che si può eseguire l'aborto terapeutico, che è un grave crimine come ogni aborto? Come mai non si distingue tra aborto terapeutico ed intervento mirato a salvare le vite di madre e figlio, per quanto è possibile? E poi che cosa c'entra il Concilio Vaticano II? Come mai che non si dice che la gran parte dei documenti conciliari fà riferimento agli insegnamenti di Pio XII? Dopo quanti Concili si sono aperti periodi di grande crisi? Era colpa dei Concili anche in quei casi?
Diodoro
@Francesca Pannuti Buona sera signora. Non ho sentito questo passaggio del discorso del professor Lamendola, e comunque non mi metterei a interpretare il suo pensiero.
In generale la situazione è la seguente: sopprimere un bimbo non nato perché non lo "vogliamo", o perché non è sano, o perché non è sicuro che nasca senza difetti, è un crimine orrendo, condannato radicalmente dalla Chiesa.
Se …Altro
@Francesca Pannuti Buona sera signora. Non ho sentito questo passaggio del discorso del professor Lamendola, e comunque non mi metterei a interpretare il suo pensiero.
In generale la situazione è la seguente: sopprimere un bimbo non nato perché non lo "vogliamo", o perché non è sano, o perché non è sicuro che nasca senza difetti, è un crimine orrendo, condannato radicalmente dalla Chiesa.
Se c'è incompatibilità fra la vita del figlio e la vita della madre, cioè se è certo che uno dei due morirà, allora il sopprimere il figlio è considerato un'amarissima necessità. Alcune madri eroiche, anche nei nostri anni, hanno detto: "Affronto una morte quasi sicura pur di far continuare la vita di mio figlio". Gianna Beretta Molla, dottoressa e già madre di altri figli, è Santa per questo