Membro dell'Opus Dei promuove ideologia gay

Il sindaco di Las Condes, Cile, Joaquín Lavín, è a favore delle adozioni omosessuali. Ha detto alla televisione cilena Chilevisión che "queste cose dovrebbero essere discusse". Lavin ha raccontato la storia della figlia di un drogato nella sua municipalità, che si presume sia cresciuta da due omosessuali. Secondo Lavin è meglio che la ragazza stia con due omosessuali piuttosto che con la sua famiglia. Ha perfino affermato che ora lei è "felice".

Lavín, che è padre di sette bambini, è un noto membro aggiunto dell'Opus Dei. Ha provato due volte senza successo di diventare presidente del Cile.

Il 17 maggio, ha innalzato una bandiera omosex sul suo ufficio municipale al fine di celebrare una giornata della "diversità sessuale". Lavín ha spiegato su Twitter, che questa bandiera era "un segno di rispetto e di non discriminazione".

Foto: Joaquín Lavín, © Sebastián Piñera E., CC BY-SA, #newsBuictnunms

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Diodoro

229 ago 2017

@Maurizio Muscas Come sa, caro Maurizio, l'Opera è radicata in ambiente ispanico di qua e di là dell'Oceano. Siccome l'America Latina è terra di "predicazione" dei vari Frate Mitra, fin dagli anni '60, essa rappresenta chiaramente in quegli ambienti qualcosa di non-progressista, di "normale".

Il Biancovestito ha inserito quasi subito un commissario politico argentino, don Fazio ("Vicario Generale"), e soprattutto ha agito cacciando come un delinquente mons. Livieres, dell'Opera, unico Vescovo del Paraguay "non-rosso". La motivazione: "Non la pensava come glialtri Vescovi" (verissimo).
Come ho già scritto, la reazione dell'Opus è stata impensabile: "Benissimo: Tu disponi, noi siamo felici delle disposizioni".
Da quel giorno ho staccato la spina: non c'è altro da dire, tutto è stato detto. Dall' "Obbedienza ove non sia peccato" a "El Supremo tiene siempre razón: Lui pensa, noi battiamo le mani"

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