Migranti, il vescovo di Ventimiglia: «La Francia poco umana e poco leale. L’Italia va sosten
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«Mi auguro che sia l’Europa ad assumere quanto prima la regia di una gestione completa del fenomeno in tutti i suoi aspetti, il che vuole dire accoglienza e redistribuzione. Poi ci va quello che il Papa dice sempre: dopo l’accoglienza, integrazione e promozione. L’Europa deve assumere la regia di questo processo nella sua completezza», ha quindi aggiunto il vescovo di Ventimiglia, ridimensionando quanto accaduto tra Francia e Italia. «Secondo me, non sono veri e propri incidenti diplomatici, ma scaramucce. L’Italia è spinta dall’emergenza, Macron è stato spinto dagli equilibri della sua politica interna. Per cui ci possiamo comprendere a vicenda. Bisogna lasciare da parte le scaramucce e – ha quindi esortato Suetta – attuare una vera cooperazione per affrontare il fenomeno che indubbiamente è epocale ma deve avere come primo punto di riferimento l’umanità e l’accoglienza e poi deve avere una giusta proporzione da parte dei vari Stati della comunità europea».
Le Ong? «Un conto è il soccorso, altro conto è agevolare i traffici di esseri umani»
Infine una riflessione sulle Ong. «Queste associazioni, che naturalmente nascono con scopo benefico e solidale, è però necessario che valutino bene il loro raggio d’azione. Un conto – ha chiarito il vescovo di Ventimiglia – è il soccorso in mare, e questo è fuori dubbio che sia in assoluto una benemerenza di chi lo fa, altro conto è anche indirettamente agevolare quelli che sono i traffici di esseri umani. Con questo, non intendo imputarlo ai migranti che sono poveri, hanno bisogno della nostra accoglienza e della nostra risposta, il mio discorso è rivolto a chi – ha concluso – in maniera delinquenziale, possa approfittarsi delle esigenze dei più poveri».
ito della diocesi di Ventimiglia
Migranti, il vescovo di Ventimiglia: «La Francia poco umana e poco leale. L'Italia va sostenuta» - Secolo d'Italia