Terza denuncia di Viganò
L'arcivescovo Viganò - che ha accusato papa Francesco in agosto di aver messo a tacere il caso McCarrick - ha pubblicato un terzo testo.
Si tratta di una risposta alla lettera aperta del cardinale Ouellet pubblicata sul sito marcotosatti.com (19 ottobre).
Viganò riafferma alcuni punti chiave della sua precedente testimonianza: per esempio, che Benedetto XVI impose restrizioni su McCarrick. Nondimeno Francesco ha assegnato nuove responsabilità a McCarrick pur essendo stato informato personalmente da Viganó:
"Lo stesso Francesco si è reso complice di questa corruzione, oppure, sapendo quello che faceva, è stato gravemente negligente nel non opporsi ed estirparlo."
Viganó nega l'affermazione di Ouellet che il vaticano avesse sentito solo "voci" su McCarrick, facendo notare che era a conoscenza dei fatti e che possedeva prove scritte.
Conclude che la lettera aperta di Ouellet conferma i fatti importanti e mette in discussione solo affermazioni che lui non ha mai fatto.
Infine, Viganó fa notare che l'attuale "vera crisi profonda" non si può risolvere finché le cose non si chiamano per nome: "Questa è una crisi dovuta alla piaga dell'omosessualità".
Ancora: "È un'enorme ipocrisia condannare il molestatore, piangere per le vittime, per poi rifiutare di denunciare la causa fondamentale di così tante molestie sessuali, l'omosessualità".
Facendo implicito riferimento a Francesco, aggiunge: "Affermare che la crisi stessa sia clericalismo è un puro sofismo. Sarebbe a dire che il mezzo e lo strumento sono in realtà il motivo principale".
#newsYcyhlmhekh
Si tratta di una risposta alla lettera aperta del cardinale Ouellet pubblicata sul sito marcotosatti.com (19 ottobre).
Viganò riafferma alcuni punti chiave della sua precedente testimonianza: per esempio, che Benedetto XVI impose restrizioni su McCarrick. Nondimeno Francesco ha assegnato nuove responsabilità a McCarrick pur essendo stato informato personalmente da Viganó:
"Lo stesso Francesco si è reso complice di questa corruzione, oppure, sapendo quello che faceva, è stato gravemente negligente nel non opporsi ed estirparlo."
Viganó nega l'affermazione di Ouellet che il vaticano avesse sentito solo "voci" su McCarrick, facendo notare che era a conoscenza dei fatti e che possedeva prove scritte.
Conclude che la lettera aperta di Ouellet conferma i fatti importanti e mette in discussione solo affermazioni che lui non ha mai fatto.
Infine, Viganó fa notare che l'attuale "vera crisi profonda" non si può risolvere finché le cose non si chiamano per nome: "Questa è una crisi dovuta alla piaga dell'omosessualità".
Ancora: "È un'enorme ipocrisia condannare il molestatore, piangere per le vittime, per poi rifiutare di denunciare la causa fondamentale di così tante molestie sessuali, l'omosessualità".
Facendo implicito riferimento a Francesco, aggiunge: "Affermare che la crisi stessa sia clericalismo è un puro sofismo. Sarebbe a dire che il mezzo e lo strumento sono in realtà il motivo principale".
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