Card. Sarah: "Sfondare questa porta significa riscrivere un altro Vangelo ed opporsi a Gesù Cristo". "...Proporre delle strade che non conducano a questa vita piena (la vita piena in Cristo Signore, …Altro
Card. Sarah: "Sfondare questa porta significa riscrivere un altro Vangelo ed opporsi a Gesù Cristo".

"...Proporre delle strade che non conducano a questa vita piena (la vita piena in Cristo Signore, ndr.) non è aprire le porte. La porta che Dio apre ci conduce sempre a lui, alla sua dimora in cui possiamo vivere la sua vita. Il peccato chiude la porta della vita. Ammettere una persona alla comunione eucaristica quando vive in manifesta contraddizione con le parole di Gesù significa aprire una porta che non conduce verso Cristo, ovvero chiudere la vera porta della vita. Ricordiamo: la porta è Gesù, la Chiesa solo può aprire questa porta; il pastore che non vuole entrare per questa porta, diceva Gesù stesso, non è un vero pastore. Perché “chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro ed un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore […] In verità, in verità vi divo: io sono la porta delle pecore” (Gv 10, 1-2. 7) (...)

Ai divorziati risposati civilmente la porta alla comunione eucaristica rimane chiusa da Gesù stesso che ha detto: “chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un’altra, commette adulterio. Perciò l’uomo non separi ciò che Dio ha unito” (Mt 19, 6. 9). È chiusa da
Familiaris Consortio 84 , da Sacramentum Caritatis 29e dal Catechismo della Chiesa cattolica . Sfondare questa porta o arrampicarsi da qualche altra parte significa riscrivere un altro vangelo ed opporsi a Gesù Cristo Nostro Signore (...).

L’accesso all’Eucaristia, che è la comunione con il corpo di Gesù, è aperto per tutti coloro che siano pronti a vivere nel corpo secondo la parola di Gesù. Se la Chiesa apre la porta verso un altra meta, verso un altro luogo, allora questa non è la porta della misericordia. Allora si tratterebbe di un vero cambiamento della dottrina, perché ogni dottrina (come quella sull’indissolubilità del matrimonio) è confessata in primo luogo in sede eucaristica. Quando un cristiano dice “Amen” nel ricevere l’Eucarestia, egli afferma, non solo che l’Eucaristia è il corpo di Gesù, ma anche che vuole conformare la sua vita nel corpo, le sue relazioni, conforme a Gesù, perché crede che la parola di Gesù è parola di vera vita (...).

Se queste persone
(divorziati civilmente risposati, ndr.) non si sentono pronte a vivere secondo la parola di Gesù, allora è compito della Chiesa ricordarli, con pazienza, delicatezza, misericordia, che appartengono alla Chiesa, che sono figli di Dio; è compito della Chiesa accompagnarli perché si possano avvicinare a Gesù in tanti modi, partecipando alla celebrazione liturgica, aiutando alle opere di carità e di misericordia, alla missione della Chiesa. Una volta che sono più vicine a Gesù, potranno capire meglio le sue parole, potranno essere convinte della forza di Dio nella loro vita che rende possibile la conversione, l’abbandono e la rottura totale con il peccato.

Certo, l’accompagnamento si fa caso per caso, come anche si fa caso per caso la preparazione al matrimonio. Ma questo non vuol dire che a quelli che si preparano al matrimonio la Chiesa offra diversi tipi di matrimonio, di durata secondo il caso. Il matrimonio a cui si preparano è sempre lo stesso, come è sempre la stessa la meta per i divorziati risposati. E questo è così perché viviamo in comune, non siamo monade, condividiamo la stessa chiamata alla Santità ed una stessa vocazione all’amore, quella appunto che si contiene nel matrimonio monogamico, stabile e indissolubile".


Estratto dall'intervista del card. Robert Sarah del 4 Dicembre 2015.

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E' possibile leggere l'intervista completa qui: www.kath.net/news/53128
Il Cadinale vi tratta temi importamtissmi quali la Liturgia, il confronto-scontro della Chiesa in Europa con l'Islam, l'apostatia silenziosa in Occidente.
Su questi temi dà delle indicazioni eccellenti e dice parole estremamente chiare ed evangeliche, in accordo con la Tradizione cattolica di sempre.
La lettura integrale è vivamente consigliata.
Acchiappaladri
@signummagnum grazie. Il 4 Dicembre 2015 era MOLTO PRIMA del 15 Ottobre 2017 quando il povero card. Sarah fu zoticamente umiliato urbi-et-orbi dalla tristemente nota lettera papale lanuovabq.it/storage/docs/lettera-papa.pdf
Giuseppe Di Tullio
Cardinal Sarah PAPA SUBITO (magari)!! 👏
signummagnum
Più passa il tempo e più la mia stima verso il card. Sarah cresce
Francesco I
@Acchiappaladri
Come ha ragione, di dottrina cattolica ne sapevamo più noi da fanciulli con il catechismo di San Pio X, di quanto non ne sappiano oggi certi cardinali !
signummagnum
@Acchiappaladri 4 Dicembre 2015
Acchiappaladri
Per mettere in una precisa prospettiva storica questa affermazione, lei conosce in quale data fu fatta dal card. Sarah? Anche pochi mesi di differenza ... possono fare la differenza ;-)
Certe affermazioni dottrinali se fatte ieri da un cardinale sarebbero straordinarie, indicatrici di una sua quasi-eroica confessione di fede cattolica, ma fatte che ne so il 12 Maggio 1958 dalla gentile signora …Altro
Per mettere in una precisa prospettiva storica questa affermazione, lei conosce in quale data fu fatta dal card. Sarah? Anche pochi mesi di differenza ... possono fare la differenza ;-)

Certe affermazioni dottrinali se fatte ieri da un cardinale sarebbero straordinarie, indicatrici di una sua quasi-eroica confessione di fede cattolica, ma fatte che ne so il 12 Maggio 1958 dalla gentile signora Maria di Voghera indicherebbero solo che ella si ricordava bene il catechismo che le suore le avevano insegnato da ragazzina.