Repubblica, Carlino, Gazzetta, Voce, testate web e blogosfera cattolica si scatenano: la Processione …

Letteralmente un uragano mediatico. La notizia della Processione di riparazione al gay pride del 3 giugno ha guadagnato non solo le prime pagine dei giornali (e intere pagine interne), ma ha catalizzato …Altro
Letteralmente un uragano mediatico.
La notizia della Processione di riparazione al gay pride del 3 giugno ha guadagnato non solo le prime pagine dei giornali (e intere pagine interne), ma ha catalizzato l’attenzione del web e della blogosfera cattolica. Per ora, speriamo aumentino, appoggiano l’iniziativa:
Radio Spada, Chiesa e post-concilio, Riscossa Cristiana, Notizie Pro Vita.
Il gruppo del Comitato «Beata Giovanna Scopelli» – centro organizzativo dell’evento – nelle ultime ore sta avvicinandosi alle 1000 adesioni.
Solo questa mattina – ne arriveranno di certo diverse altre a breve – sono molte le testate che hanno dato priorità assoluta alla notizia.
Iniziamo da chi appoggia:
Radio Spada: qui l’archivio in merito e qui la pagina costantemente aggiornata
Chiesa e post-concilio: 3 Giugno a Reggio Emilia: Processione di pubblica riparazione per il Gay-Pride del nord Italia Notizie Pro Vita: Gaypride a Reggio Emilia e preghiera in riparazione Ora le testate web locali: La Repubblica …Altro
Acchiappaladri
@Francesco Federico
👌 LOL LOL ;-)Altro
@Francesco Federico

👌 LOL LOL ;-)
Francesco Federico
@Acchiappaladri
Il vescovo della diocesi di Reggio nell'Emilia si chiama forse Giuseppe Bottazzi ?
Acchiappaladri
Facciamo attenzione alla DISINFORMAZIONE:
dando un'occhiata online a organi di informazione locali (di Reggio Emilia, R.E.) vedo titoli che sostengono che mons. Camisasca (il vescovo di R.E.) si dissocia dalla iniziativa di pubblica preghiera riparatrice ("Anche il Vescovo dice no", ecc.).
Ovviamente la stampa parla di "manifestazione" (come qualunque evento politico o culturale di protesta): il …Altro
Facciamo attenzione alla DISINFORMAZIONE:
dando un'occhiata online a organi di informazione locali (di Reggio Emilia, R.E.) vedo titoli che sostengono che mons. Camisasca (il vescovo di R.E.) si dissocia dalla iniziativa di pubblica preghiera riparatrice ("Anche il Vescovo dice no", ecc.).

Ovviamente la stampa parla di "manifestazione" (come qualunque evento politico o culturale di protesta): il carattere puramente di preghiera, pubblica preghiera riparatrice secondo la tradizione cattolica, probabilmente è al di là dell'orizzonte cognitivo dei giornalisti che hanno scritto gli articoli.

Al momento io non ho trovato notizie di interventi diretti di mons. Camisasca.
Ho trovato, citata e NON in documento originale, un'asserita dichiarazione del dott. Edoardo Tincani, portavoce del vescovo di R.E. (le citazioni sono diverse e quindi è impossibile sapere che cosa abbia effettivamente detto o scritto il dr. Tincani), che, se fosse vera e accurata, farebbe ... cadere le braccia!
Ricordiamoci vicendevolmente che tante volte, piuttosto che aprir bocca quando sollecitati (spesso con malizia), è più saggio star zitti e prender tempo per pensarci su ;-)

Ho appena controllato il sito della Diocesi di R.E. : non c'è alcun comunicato ufficiale.
Il detto sito risulta "in aggiornamento".
www.diocesi.re.it
www.diocesi.re.it/curia/ufficio-stampa/

Continuiamo a seguire gli sviluppi: mi sembra che il gruppo informale di laici CATTOLICI (cattolici e basta: già solo questa precisazione è importante! Bravi!) che ha promosso la preghiera si stia muovendo bene, con prudenza e determinazione.

Facciamo questa sera una preghiera allo Spirito Santo perché assista in modo speciale mons. Camisasca:
i - egli ha avuto il coraggio di consacrare la sua Diocesi a Maria Santissima;
ii - egli NON ha avuto il coraggio di vietare nella parrocchia Regina Pacis della sua diocesi la buffonata (eufemismo) della "preghiera per le vittime dell'omofobia" (buffonata per il modo e contesto politico-culturale anticristiano di quella preghiera: di per sé una qualunque preghiera al Signore di assistenza a qualunque vittima di reali e ingiuste persecuzioni è cosa buona), anzi la stampa ha riferito di un'apprezzamento vescovile testimoniato dalla presenza di un suo vicario. E' stato anche riferito che egli non ha degnato di risposta alcune suppliche scritte di annullare quella iniziativa liturgica.

La spontanea iniziativa della processione dà una preziosa occasione a mons. Camisasca di testimoniare un magistero fedele al Catechismo della Chiesa Cattolica:
una valida testimonianza in tal senso può anche avvenire insieme ad una prudente azione politica. Penso che nessun cattolico di buon senso vorrebbe che mons. Camisasca desse pretesti a suoi superiori "novatori" (superiori terreni) per essere dimissionato come è successo a qualche altro vescovo italiano di recente.
Vorremmo invece che mons. Camisasca ricevesse plauso dal suo unico e vero Superiore.
Diodoro
Come scrivevo, Reggio Emilia è la "Città del Tricolore", cioè il punto di riferimento per la Scuola di Massoneria Applicata tenuta da Napoleone ai "Cisalpini".
La Repubblica Cisalpina era ufficialmente "sorella" di quella francese giacobina.
Oggi, a 220 anni di distanza, Reggio DEVE essere il punto di riferimento per il post-trans-umanesimo Arcobaleno, sempre nella "sottosviluppata" area italiana. …Altro
Come scrivevo, Reggio Emilia è la "Città del Tricolore", cioè il punto di riferimento per la Scuola di Massoneria Applicata tenuta da Napoleone ai "Cisalpini".
La Repubblica Cisalpina era ufficialmente "sorella" di quella francese giacobina.
Oggi, a 220 anni di distanza, Reggio DEVE essere il punto di riferimento per il post-trans-umanesimo Arcobaleno, sempre nella "sottosviluppata" area italiana.
E la Chiesa? la Chiesa di potere (Neo-chiesa) "ha capito" che tutto ciò che viene da Parigi, Londra, New York, San Francisco... è oro colato. La "maschia gioventù" era robetta per le scenette mussoliniane
Acchiappaladri
@Stella mattutina
NON c'è da aspettarsi alcuna collaborazione da parte delle gerarchie ecclesiastiche (se poi arrivasse ... ringrazieremo il Signore e loro!) : preghiere pubbliche come queste gli rompono maledettamente gli zebedei nei rapporti politici con il Vaticano e con "la società civile".
Attualmente i rapporti con l'Onnipotente appaiono godere di scarsa considerazione in molte diocesi.
L'…Altro
@Stella mattutina
NON c'è da aspettarsi alcuna collaborazione da parte delle gerarchie ecclesiastiche (se poi arrivasse ... ringrazieremo il Signore e loro!) : preghiere pubbliche come queste gli rompono maledettamente gli zebedei nei rapporti politici con il Vaticano e con "la società civile".

Attualmente i rapporti con l'Onnipotente appaiono godere di scarsa considerazione in molte diocesi.

L'"occupazione del sagrato" è un pretestuoso problema, però molto importante: è suolo pubblico e ci sono leggi ben precise a riguardo.
Se le leggi sono violate (con tanto di insozzamenti, schiamazzi, violenze, ecc.) da qualcuno "di moda", alle autorità di polizia e al potere politico e giornalistico non interessa, ma se FORSE ci fosse qualche sospetto di irregolarità formale per la presenza di qualche decina di persone tranquille, non violente, che per qualche minuto fanno insieme una preghiera a Dio ad alta voce ... apriti cielo!!!
Non aggiungo altro in pubblico per opportunità.