Ultimo viaggio di Benedetto in un furgone anonimo

Le spoglie mortali di Benedetto XVI sono state trasferite nel segreto dell'oscurità in un furgone dalla sua residenza alla basilica di San Pietro.

Il feretro è stato seguito solo da chi si era preso cura di lui. NESSUN rappresentante ufficiale della Santa Sede era presente.

I vescovi romani dicevano di volere in realtà una processione diurna. I resti sono stati trasportati a San Pietro da un'entrata laterale.

AldoMariaValli.it commenta che Benedetto XVI ha subito da morto lo stesso fato della Liturgia Romana: è stato ammesso nel sacro recinto, ma senza l'onore che meritava.

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Caterina Greco

16 gen 2023

Tanto ando scappa Bergoglio? Apocalisse 17:11 L'ottavo re andrà in perdizione.

N.S.dellaGuardia

215 gen 2023

A meno di non soffrire di schizofrenia sarebbe meglio dire che papa Benedetto XVI ha subito da morto lo stesso odio che gran parte della Chiesa, non più Chiesa di Cristo ma solo Chiesa "conciliata (o conciliare) col mondo", gli ha riservato.
Stesso odio che ha subito dal suo usurpatore... ah no scusate... le vostre povere orecchie sante... "successore" per dieci anni, e che ora continua senza fine.

franco frank22 valentini

15 gen 2023

Frank22 La Pachamama al contrario fu portata in pompa magna dai giardini vaticani in San Pietro da vescovi e cardinali osannanti. A quando la riconsacrazione ? Se non la si fa temo, come dice il Cornacchiola, rimarrà in piedi solo il Baldacchino del Bernini.
Qui di seguito cito solo tre messaggi ricevuti dal veggente:

“Si vede la basilica di San Pietro che ha la faccia tutta rovinata, la guardiamo e piangiamo" (op. cit., p. 169).

“Questa notte ho visto la basilica di San Pietro andare a fuoco" (op. cit., p. 220).

“Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine" (op. cit., p. 218).